Toscana: arrivi +21%. Da aprile a ottobre i mesi migliori. Al top da USA, Germania e Francia

Toscana Promozione Turistica ha pubblicato il terzo numero del report dedicato all’Osservatorio turistico regionale, curato dal Dipartimento di Economia dell’Università Cà Foscari.

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L’analisi (che per la prima volta è ottenuta integrando vari strumenti) si articola in varie categorie: arrivi e presenze turistiche 2022 e 2023 a confronto, sentiment medio, suddiviso per i comparti di attrazioni, ristorazione, ricettività e affitti brevi, tariffe e saturazione dei comparti ricettivi, sempre a confronto con il 2022. Le novità riguardano i dati Telco, che analizzano le presenze per ambito sulla base delle celle telefoniche e un focus sull‘andamento degli arrivi da alcuni specifici paesi di provenienza – in particolare Stati Uniti, Francia e Germania.

I dati contenuti nel rapporto, secondo l’assessore a economia e turismo, permettono di delineare l’andamento dei flussi in regione e di compiere un bilancio complessivo per il 2023 e confrontarlo con quello dell’anno precedente. Uno strumento prezioso per valutare l’efficacia delle politiche di promozione portate avanti e individuare eventuali correttivi, sviluppare campagne ad hoc o misure destinate a venire incontro alle esigenze dei visitatori.

Guardiamo in rapida sintesi i risultati principali che emergono dal rapporto.

Arrivi e presenze. Viene evidenziato anzitutto un aumento medio degli arrivi del 21% rispetto al 2022, marcato soprattutto nei mesi invernali (+67% a gennaio). Riguardo alle presenze l’aumento medio si attesta a quasi il 18%, con punte nel trimestre gennaio-marzo. Il periodo estivo resta quello col maggior afflusso di visitatori: se da una parte aumentano gli arrivi, dall’altra si registra una diminuzione delle presenze in confronto all’anno precedente evidenziando una minor permanenza e un aumento dei turisti giornalieri. Rispetto alla provenienza, il turismo domestico ha evidenziato lievi aumenti sia degli arrivi (+3,09%) che delle presenze (+3,32%) in confronto al 2022 con punte nel primo quadrimestre ed una diminuzione a partire dal mese di    maggio. Il dato di quello internazionale è sensibilmente più elevato: +56% gli arrivi e +42% le presenze con un aumento costante a partire da aprile.

Punti di interesse. Una mappa con differenti colorazioni indica la distribuzione media annuale dei punti di interesse per provincia rispetto ai comparti  ricettività, affitti brevi, attrazioni e ristorazione. La provincia con la maggior densità è Firenze. Seguono Pisa, Siena e Livorno. Per ognuno dei quattro comparti sono poi riprodotti altrettanti grafici in cui sono riprodotti i valori delle tracce digitali (volume di contenuti generati) ed del sentiment (grado di soddisfazione del visitatore, generalmente valutato sul gradimento dell’esperienza). Il report fa poi un’analisi più dettagliata per gli ambiti turistici più popolari: Firenze e area fiorentina, Terre di Siena, Terre di Pisa, Chianti, Maremma Toscana Sud e Costa degli Etruschi.

Tariffe e saturazione delle strutture online (OTA). L’andamento delle due variabili per i comparti affitti brevi e ricettività evidenzia una percentuale di saturazione in calo del 1,6% rispetto al 2022 ed un aumento della tariffa media del 15% con picco massimo ad agosto.

Dati celle telefoniche. Consentono di tracciare i movimenti dei telefoni cellulari ed essere utilizzati per analizzare i flussi dei turisti, identificare le rotte di viaggio preferite e comprendere i comportamenti di movimento dei visitatori in determinate aree turistiche. Il report indica aumenti da aprile a settembre e picchi di ricezione durante la stagione estiva, in particolare nei mesi di luglio e agosto.

Focus provenienze. Gli arrivi del 2023 mostrano come le provenienze degli arrivi e delle presenze sono in gran parte statunitensi (16,1 e 14,7), a seguire tedeschi (12,3 e 18,6) e Francesi (6,9 e 6,2).

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