Arezzo a fari spenti dentro al campionato
Persa ormai ogni ragionevole speranza di aggancio al vertice, fuggiti tre pilastri della rosa costruita in estate, la squadra (ri)affidata a Mariotti può giocare adesso con minore pressione, cercando di valorizzare i giovani e capitalizzando al massimo l’esperienza dei “vecchi”, da Cutolo a Calderini. Certamente non contribuiscono alla serenità dell’ambiente i rumors che si rincorrono da Roma su trattative avviate se non addirittura prossime alla conclusione per la vendita del club. Chiunque subentri (se mai avverrà) alla attuale gestione, accettando di sobbarcarsi il passivo accumulato in queste due stagioni, dovrà, per non essere scambiato per pazzo (o per novello “Matteoni”), dimostrare di avere spalle larghissime ed intenzioni anche più serie. Diversamente, il distacco dal sentimento della piazza, già avviato con successo, potrà dichiararsi definitivamente compiuto. Intanto si va comunque in campo. Avversario il Montespaccato, una delle sorprese positive del campionato nel rapporto tra ambizioni e risultati. La squadra romana viaggia a 24 punti con due gare da recuperare e teoricamente potrebbe inserirsi nella lotta play-off. L’Arezzo arriva alla sfida rinfrancata dal successo sull’Unipomezia e con ampia possibilità di scelta per il tecnico. Se mancherà ancora Pizzutelli, tornano dalle squalifiche Calderini e Frosali. Vedremo le scelte dell’allenatore, che non dovrebbero discostarsi molto da quelle di domenica scorsa, magari con l’auspicabile inserimento di Elio Calderini nel ruolo di trequartista al posto di un Sicurella che in quella posizione è parso parecchio spaesato. Si gioca per continuare a stare almeno in scia al terzo posto, in attesa che l’altra matassa si sciolga, speriamo senza nodi dolorosi.