Arezzo a Scandicci per crederci ancora
Sarebbe allora l’occasione buona per accorciare sui battistrada, anche se servirà un Arezzo migliore di quello di domenica. Mancherà Strambelli, alle prese con un guaio muscolare che ne mette in forse anche la presenza nel prossimo turno con la Pianese, ma stavolta la squadra non sarà orfana come a Poggibonsi di un creatore di gioco, perché ci sarà Calderini, al quale spetta il compito di illuminare una manovra che sino ad oggi non ha certo brillato. Vedremo se Sussi insisterà con il 4-3-3 o se sceglierà di lasciare spazio all’estro dell’ex Tiferno senza imporgli una precisa posizione tattica. Torna disponibile Mancino, che con ogni probabilità prenderà il posto di Marras a centrocampo e potrà dare una mano per dinamismo e lucidità. Certamente sarebbe importante che si sbloccasse finalmente il terminale della manovra, quel Ciro Foggia tanto generoso quanto inconcludente fino ad oggi laddove più è atteso, ovvero dentro i sedici metri. In difesa è appena arrivato Frosali, ma difficilmente il mister lo schiererà dall’inizio, si va quindi verso una conferma della coppia centrale Biondi-Lomasto con le fasce affidate agli under. Da vedere chi sostituirà NS7 con ballottaggio tra Muzzi e Cutolo. Nello in questo inizio di stagione è stato utilizzato decisamente poco ed anche domenica, quando è uscito Nicola da Bari, Sussi gli ha preferito il figlio d’arte di scuola romanista. Eppure la classe e l’attaccamento alla maglia fanno di lui un giocatore di assoluto livello per la categoria, che si potrebbe pensare di sfruttare un po’ meglio e un po’ di più. Sarà un esame importante quello di oggi per l’Arezzo. Un passo falso (anche mezzo) ci riporterebbe punto e a capo, una vittoria aprirebbe prospettive certamente non rosee, ma sicuramente diverse per il prosieguo della stagione e darebbe al giustamente ingrugnito popolo amaranto una ragione per crederci ancora.