Arezzo, arriva la capolista, impegno da non fallire
L’Arezzo si misura oggi con il San Donato-Tavarnelle, squadra che rappresenta paesi piccoli ma che ha una società forte ed un tecnico con i controfiocchi come Paolo Indiani, protagonista di mille battaglie in serie C, preparato e scaltro. I gialloblu hanno sino ad oggi un ruolino di marcia invidiabile con sette vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta (a Roma, con il Montespaccato, dove finì in naufragio con un inatteso 0-4). Attacco strabordante (il migliore della serie D) e difesa non impeccabile e spesso distratta (13 gol subiti). Squadra che gioca secondo l’imprinting del suo tecnico, ovvero aggressiva, veloce e organizzata nella manovra d’attacco, meno precisa in copertura. Indiani è uno che sa il fatto suo e che prepara le gare con puntigliosa meticolosità. Sarà difficilissimo quindi il compito che attende Strambelli e compagni, ma è altrettanto evidente che è una partita che non si può e non si deve sbagliare. Le ragioni sono parecchie e vanno dal clima teso e nervoso nella tifoseria che è seguito alle ultime prestazioni, per finire con quanto accaduto in settimana con l’addio di Enzo De Vito e la sua sostituzione con l’imberbe (ma “predestinato” per come è stato ribattezzato dalla dirigenza) Cristiano Tromboni nel delicato ruolo di direttore sportivo, passando per le infelici espressioni usate dai Manzo nel corso della conferenza stampa, affermazioni che non sono piaciute a nessuno e che hanno dato la sensazione di un nervosismo che serpeggia anche nelle stanze dei bottoni del club amaranto. Si aggiunga che la posizione di Mariotti, blindata a parole, potrebbe diventare indifendibile in caso di ulteriore battuta d’arresto. Per tutti questi motivi diventa indispensabile strappare i tre punti all’agguerrita compagine della Val di Pesa e per una volta non interessa neppure tanto come si raggiungerà il risultato, purché vittoria sia. Mariotti dovrà scegliere se confermare il 4-3-3 con il quale ha affrontato il Tiferno, con ciò mettendosi a specchio rispetto all’avversario, ma rischiando di lasciare scoperto il centrocampo come visto in Valtiberina, oppure tornare all’antico, con Aliperta play basso e Strambelli libero di inventare. Possibile però che, come reclamato sui social (che saranno anche inascoltati, ma da oltre un anno sono costante fonte di ispirazione nelle scelte societarie e persino tecniche), venga inserito Pisanu dal primo minuto, con lo spostamento in avanti del raggio di azione dell’ex Messina. Molto dipenderà dalla scelta degli under, con Campaner che dovrebbe conservare il suo posto rispetto al rientrante Ruggeri che ha scontato la squalifica e Mancino per il momento insostituibile. Personalmente, più di un dubbio sull’utilizzo di Marchetti al centro della difesa contro avversari che fanno della velocità e del palleggio le armi preferite (in entrambe le caratteristiche il biondo difensore pare parecchio a disagio). Più probabile il rientro di Mastino con dirottamento di Pinna al fianco di Lomasto. Il tecnico romano si è riservato di decidere all’ultimo minuto, consapevole dell’importanza e della delicatezza della partita. Sarà dura, ma non è impossibile e vale la pena crederci e provarci.
Nella foto: Sparacello in azione contro il Cascina