Arezzo calcio: speriamo di vederci chiaro, ma attenti alla fretta
Speriamo di vederci presto chiaro e non solo per la messa a punto delle torri faro che pareva aver complicato ieri all’ultimo momento l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di C, peraltro un problema vecchio dovuto a qualche superficialità al momento dei lavori e che era noto da tempo, per cui forse si poteva evitare di arrivare a scoprilo 48 prima della scadenza dei termini. La soluzione è venuta fuori e va bene così (con qualche perplessità, ma va bene lo stesso). Adesso c’è da attendere l’esito della parte che determinerà per davvero il futuro dell’Arezzo calcio. La via che porta alla cessione delle quote è stata in questi lunghi ed estenuanti mesi lastricata di chiacchiere e di ipotesi, alcune anche insultanti come quella di attendere il fallimento per ripartire da livelli più modesti, si sono fatti avanti faccendieri e improbabili acquirenti ed ora che siamo alla stretta finale occorre davvero non sbagliare le scelte. Il presidente La Cava ci ha garantito (di tasca e di faccia) un’altra stagione tra i professionisti ed ora si accinge alla scelta decisiva, che diventa fondamentale non sbagliare. Eh si, perché accade che, forse a causa del vento che s’è alzato da ieri, arriva anche uno spiffero che darebbe, tra gli interessati al club di Viale Gramsci, tale signor Michele Silvestri. Sul nome in questione si sa poco; ci soccorre una ricerca internet che ce lo segnala come ex presidente del Ferentino (sic) e protagonista di una trattativa nel settembre 2019 per acquisire l’Avezzano (ri-sic) insieme con un socio di Frosinone, il signor Claudio Quattrociocchi, trattativa naufragata a causa del dissolversi in dirittura d’arrivo degli acquirenti con rabbia e scorno del presidente degli abruzzesi. Per quel che si desume dalle notizie raccolte, quindi, più dubbi che certezze. In ogni caso si tratta, come precisato, di spifferi, subito personalmente smentiti ad Arezzo24 dal presidente La Cava in persona. Ora che l’iscrizione è (salvo clamorose sorprese) cosa fatta, meglio un giorno ed una riflessione in più che un azzardo. Il futuro è troppo importante per essere improvvisato.