Arezzo, obiettivo minimo ad un passo. Cannara retrocede
Il primo tempo è stato decisamente migliore (o meno peggio), ravvivato dal gol al minuto 7,50” da parte dei rossoblù umbri che hanno sfruttato sia una graziosa invenzione arbitrale (molto dubbia la punizione fischiata contro Biondi) sia una dormita generale della difesa aretina. La squadra di Mariotti, oggi a dirigere le operazioni dalla tribuna causa squalifica, ha reagito subito, sfiorando il pari con Mancino e poi colpendo due clamorosi pali, con due tiri identici di capitan Cutolo nel giro di 15 secondi intorno al quindicesimo. Dal calcio d’angolo generato dalla seconda conclusione, è scaturita la mischia che è stata risolta in maniera perentoria da Van der Velden per il pareggio. Da li in avanti poco o niente da segnalare fino alla spinta finale degli amaranto che ha generato il terzo palo di Cutolo (36°,sempre lo stesso) e al primo minuto di recupero il gol di Persano lasciato solo da un black-out della difesa del Cannara, immobile su un filtrante anche piuttosto lento. Impossibile per il numero 90 non trasformare l’occasione nel vantaggio. Secondo tempo soporifero. Tanta confusione, un miliardo e mezzo di passaggi sbagliati da una parte e dall’altra; unica emozione, una traversa clamorosa colpita da Paride Pinna subentrato a Van der Velden. Finisce come si auspicava che fosse da parte aretina, con tre punti che blindano il terzo posto in vista dei play-off e come si temeva che finisse da parte umbra, ovvero con la retrocessione matematica per il club rossoblù. Nell’Arezzo bene per mezz’ora Cutolo, nel primo tempo Lazzerini e Mancino, mentre il centrocampo è apparso lento e macchinoso senza l’appoggio degli strappi di Elio Calderini, altro appiedato dal giudice sportivo. Le incertezze difensive sono ormai marchio di fabbrica ed hanno contribuito a regalare qualche chances anche alla generosa ma modesta compagine ospite. Volitivo il rientro di Pinna nel secondo tempo, mentre non ha avuto modo di mettersi in mostra Niccolò Marras in un contesto abbastanza confuso come è stato quello dei secondi quarantacinque minuti. Resta il fatto che a 180 minuti dalla fine l’Arezzo è ad un passo dalla conquista dell’obiettivo di (magra) consolazione, con l’incognita di come e quanto questo possa davvero servire per un futuro più convincente. Per Mariotti un bilancio positivo dal suo ritorno, per i tifosi l’opportunità di darsi ancora un obiettivo prima del “rompete le righe estivo”.