Habemus girone

10 squadre toscane su 18 con il girone che si spinge fino alla costa tirrenica con Pro Livorno e Cascina. Per il resto 4 umbre e 4 laziali con la novità del Rieti, fresco acquisto di Mauro Ferretti che dopo le turbolenze passate tornerà ad incrociare il destino degli amaranto. Torna il derby con la Sangiovannese e per il resto diversi “incontri-mestizia” contro Cannara, Trestina, Montespaccato, Unipomezia, San Donato Tavarnelle, Civitacastellana..roba che quando si andrà a Poggibonsi o Scandicci sembrerà di essere in una metropoli. Sulla carta l’Arezzo è la squadra favorita, per blasone e per campagna acquisti. Sempre sulla carta la minaccia maggiore parrebbe in questo momento venire dal Follonica-Gavorrano del vispo direttore generale Filippo Vetrini, un altro ritorno frizzante al Comunale dopo quello della dirigenza reatina. La squadra maremmana si è assicurata le prestazioni di Marco Bonura, tecnico rivelazione alla guida del Trestina nella scorsa stagione e non nasconde di puntare ad un campionato di alto livello. Molto dipenderà da come l’ampia rosa messa a disposizione del tecnico Mariotti saprà rispondere sul campo alle pressioni ed alle sollecitazioni che verranno dall’ambiente, giustamente furibondo per l’esito dello scorso campionato e voglioso di un immediato riscatto. Il lungo precampionato ( due mesi di preparazioni utili ad assemblare una rosa pressoché interamente rinnovata) ha mostrato prestazioni in chiaroscuro. Se appare buona la propensione al gioco e all’offesa, qualche perplessità ha destato l’assetto difensivo spesso traforato anche in incontri con squadre di livello inferiore. La visione di qualche filmato in rete delle gare del Carbonia dello scorso campionato mi aveva in effetti destato la sensazione di una buona organizzazione nel gioco d’attacco e di qualche sbadataggine di troppo in difesa, quasi che questo sia un marchio di fabbrica dell’allenatore romano che quest’anno siede sulla nostra panchina e si gioca le residue possibilità di dare una svolta importante alla carriera. Naturalmente la qualità dei giocatori a disposizione è superiore a quella su cui Mariotti poteva contare in Sardegna e poi va bene anche vincere segnando un gol in più dell’avversario.. quindi avanti verso il nuovo campionato. L’importante è non perdere mai di vista che in questa stagione che va a cominciare quello del successo per l’Arezzo non è un obiettivo né un’ambizione ma un imperativo.

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