L’Arezzo vince e vince bene, nonostante le fibrillazioni

La scossa l’ha data senza ombra di dubbio Elio Calderini che intorno alla mezz’ora ha dato ampio saggio delle sue qualità che ne fanno un lusso assoluto per la categoria, svegliando i compagni da un torpore che agevolava la tattica di contenimento predisposta dall’avversario. Nel secondo tempo poi si è praticamente giocato ad una porta fino al gol arrivato su rigore netto guadagnato dalla stesso ex tifernate e da lui realizzato. Fino a lì assedio aretino con traversa di Calderini ed occasioni capitate a Mancino, Persano, ancora Calderini, Cutolo, a testimonianza di una supremazia via via crescente. Oltretutto dal ventesimo della ripresa il tecnico laziale ha rinunciato anche a Coulibaly, il centravanti che ad inizio gara aveva mandato in ambasce Van der Velden e Biondi e che, per quanto sempre più isolato, continuava a costituire un cruccio costante per la nostra difesa. Sbloccato il match, l’Arezzo lo ha controllato senza eccessivi patemi, fallendo anche qualche ripartenza che avrebbe messo il sigillo alla partita. Un’altra prestazione incoraggiante di quest’Arezzo 3 , sempre un po’ in difficoltà nel proporre gioco, ma sempre applicata ed incollata all’avversario, volitiva e combattiva come non si era visto né nella prima versione “mariottiana”, né in quella affidata per un paio di mesi scarsi a Sussi. Le turbolenze ambientali non sembrano pesare più di tanto e la sensazione è che i “vecchi”, in testa a tutti capitan Nello e Calderini, ci stiano prendendo gusto. Accanto a loro brilla per continuità ed affidabilità il portiere Colombo, anche ieri decisivo nell’avvio di gara e sicuramente tra le poche note liete degli under stagionali. Bene ha fatto anche Lazzarini nell’inedito ruolo di esterno basso, tamponando e proponendo con continuità. Solita partita d’ordine e sostanza per Pisanu, mentre Marchi e Benedetti hanno faticato a trovare spazi nella fitta rete ospite, emergendo di più alla distanza. Non particolarmente brillante Mancino e sempre generosa ma altrettanto macchinosa la partita di Persano, qualche volta anticipato nientepopodimenoche da Simone De Martino. Al novantesimo si fanno i conti e si constata con piacere che la quarta piazza è consolidata dal successo, visto il pari del Trestina sul campo del San Donato. Prosegue il testa a testa con i maremmani del Gavorrano tra quindici giorni ospiti del comunale in una partita che potrà essere decisiva per affacciarsi sul finale di stagione sportiva con piglio vincente; per quella fuori campo, invece, le fibrillazioni continuano e non ci sono né gironi di andata né gironi di ritorno, ma solo attese e parecchi pensieri.

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