Una vittoria di carattere, non bella ma concreta, quella dell’Arezzo azzoppato dalle squalifiche e dalle fughe, sbatacchiato dentro alle polemiche ed alla contestazione dei tifosi verso la società. Mariotti l’aveva preannunciato, sarà una squadra operaia, non bella ma con dignità ed il campo gli ha dato ragione.
Visto dalla curva
Nella travagliata storia calcistica aretina questa ci mancava
La chiusura della Tribuna coperta agli sportivi per ragioni di ordine pubblico e sicurezza non si era mai vista.
Arezzo, solo per rispetto verso la maglia e la città
“The show must go on”, anche se nessuno ne ha più davvero voglia. Non ce l’ha una tifoseria stremata da 18 mesi di promesse, illusioni, chiacchere vane alle quali hanno corrisposto fallimenti continui e ripetuti sul piano dei risultati e su quello dei conti. Non ne avevano più voglia (almeno non qui) Strambelli, Lomasto e Foggia.
Arezzo, a Civita Castellana partita da bassa Serie D
Un punto che serve giusto per non chiudere a zero la doppia trasferta. Così l’Arezzo a Civita Castellana dove la gara è stata decisa da due errori macroscopici delle difese che hanno consentito dapprima ai padroni di casa di andare in vantaggio (disimpegno errato di Lomasto) e poi a Persano di pareggiarla dopo mezz’ora di sterile possesso palla nel corso della ripresa.
Arezzo, in silenzio e con dignità
Il campionato va avanti, nonostante tutto. Così in mezzo alla tempesta scatenata dalla sconfitta di sabato pomeriggio, l’Arezzo di nuovo affidato alla guida di Mariotti si accinge a scendere in campo a Civita Castellana contro il Flaminia nel recupero della partita rinviata per covid il 23 gennaio.
Arezzo, panchina girevole: “tutto cambia affinché tutto resti com’è”
La decisione di esonerare Sussi dalla guida tecnica dell’Arezzo era nell’aria fin dall’infausto recupero di Scandicci. Ci sarebbe voluta una franca vittoria contro il Trestina per evitarla.
Arezzo, niente a che spartire col gioco del pallone
Un lungo brivido freddo mi aveva attraversato la schiena quando avevo sentito Sussi dichiarare nella conferenza stampa della vigilia di “aver letto negli occhi dei giocatori la voglia di riscattare la brutta prestazione di Scandicci”. Parole che echeggiavano quelle dell’ultimo Mariotti, intenzioni che raramente trovavano conforto sul campo.
Arezzo, la “grande rimonta” è una chimera. E i jolly sono finiti
Dieci giorni dopo la prima, non confortante, esibizione del nuovo anno, l’Arezzo torna in campo. Ancora una trasferta, a Città di Castello che per l’occasione (e per l’incasso) diventa la casa del Trestina.
Due punti gettati al vento
Due punti gettati al vento tanto per cominciare questo 2022. L’Arezzo coi giocatori contati (ma con un undici iniziale molto vicino a quello tipo), doveva recuperare la partita interrotta al minuto ventotto il giorno dell’Immacolata sul campo del “Turri” di Scandicci per l’inclemenza di Giove pluvio.
Arezzo, una rimonta in cui credere. A partire da Scandicci
Stretto tra il covid e una rimonta difficilissima ma da tentare ad ogni costo. Così riparte l’Arezzo, andando a cercare di finire al meglio la partita sospesa sotto il diluvio a dicembre in quel di Scandicci.
Panettone non dolcissimo, ma l’Arezzo di Sussi può sperare
La maledizione dell’ultimo secondo colpisce ancora. L’Arezzo gioca una partita vibrante, sofferta, coraggiosa anche, contro un avversario ostico, ben messo in campo, aggressivo e cattivo il giusto.
Arezzo, concretezza e continuità contro la sorpresa Lornano Badesse
Arezzo nuovo corso: la strada è quella giusta
Una bella giornata. L’Arezzo dispone con una certa sicurezza della Pianese, il San Donato ed il Lornano Badesse perdono dopo essere stati in vantaggio. La classifica resta inferiore alle aspettative, ma la prospettiva potrebbe cominciare a cambiare.
Arezzo, con la Pianese è delicatissima
Dopo una mezz’ora di pallanuoto nella piscina di Scandicci, l’Arezzo torna al calcio ospitando la Pianese di Roberto Bacci, antico capitano di una squadra che ci fece innamorare e che sfiorò la promozione in serie B.
Arezzo, esclusivo: i costi di un’annata maledetta
La S.S. Arezzo chiude il conto economico con una perdita di 6.240.807 euro. Quanto costa la retrocessione e “tornare nel calcio professionistico”. E’ bene che ci sia contezza diffusa della gestione sportiva di un bene comune com’è quello della squadra di calcio che rappresenta una città.