Si torna in campo dopo la batosta di Gavorrano. L’Arezzo è chiamato a fare punto e a capo dimostrando di aver fatto tesoro di quanto accaduto in Maremma nel pomeriggio di una settimana fa, soprattutto per quel che concerne atteggiamento e approccio alla gara.
Visto dalla curva
L’Arezzo si ferma. In classifica e sul campo
Gli amaranto falliscono la prova di maturità contro un avversario di uguali ambizioni e lo fanno nel peggiore dei modi, con una partita involuta, senza nerbo, condita da marchiani errori in difesa.
Arezzo, il primo vero banco di prova con oltre 400 tifosi al seguito
E venne anche il giorno di “Pippo” Vetrini. L’Arezzo va a giocarsi la sesta di campionato sull’insidioso campo del Follonica-Gavorrano, regno della famiglia Mansi e feudo del direttore sportivo valdarnese che negli ultimi tre anni non ha mancato di pizzicare in maniera polemica i colori amaranto.
Vincere partite come questa è un bel segnale. E stavolta il primo posto è vero e non illusorio
Una settimana fa pendeva la fine della partita che il San Donato aveva comunque già messo al sicuro con il Rieti. L’Arezzo conquista il vertice della serie D al termine di una partita bella, combattuta, ricca di occasioni e di emozioni, a tratti (soprattutto nel finale) anche cattiva.
Arezzo a caccia della rivincita e del primato in classifica
Gli amaranto ospitano tra qualche ora il Foligno al “Città di Arezzo” con un orecchio alla sfida tra Gavorrano e San Donato Tavarnelle.
Arezzo, vittoria “diversa” a Rieti. Bene così
Vittoria importante quella dell’Arezzo a Rieti. Intanto per le ragioni ben espresse durante i primi 45 minuti dai cori dei tifosi presenti sulle tribune del “Manlio Scopigno”, poi per tenere il passo di un San Donato che non ne sbaglia una, infine (last but not least) per il modo in cui la vittoria è arrivata.
Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?
L’Arezzo che scende a Rieti si ritroverà davanti la coppia dirigenziale Ferretti-De Martino, che lasciò l’Arezzo dichiarando di non poter più sostenere l’esorbitante costo che il calcio impone.
All’Arezzo non riesce il tris. Hanno ragione quelli della “Minghelli”
Il Montespaccato alza la diga davanti all’ottimo Tassi e si porta a casa un punto guadagnato senza rubare nulla, ma rinunciando per quasi tutta la partita a proporre qualcosa che non fosse l’attenta e quasi sempre ordinata difesa della propria area.
Arezzo, col Montespaccato per continuare col vento in poppa
Arezzo-Montespaccato è il big-match della terza giornata di campionato del girone E della serie D. Lo so che dirlo così, con ancora fresche certe ferite, fa una certa impressione, ma i fatti ci dicono che si scontrano due delle tre squadre a punteggio pieno e quindi l’importanza della gara viene di conseguenza.
Arezzo, la squadra c’è, “Minghelli export” valore aggiunto
E l’Arezzo va. Sul neutro di Ardea gli amaranto regolano da subito un Unipomezia apparso poco consistente; cinque minuti e già 0-2 con Sparacello e Foggia.
Arezzo, la riprova contro Unipomezia
Seconda di campionato, prima trasferta per l’Arezzo di Mariotti sul campo di Ardea che ospiterà le partite dell’Unipomezia, matricola della serie D. La squadra amaranto è chiamata a dare un seguito alle positive impressioni destate per oltre un’ora contro il Trestina nella gara d’esordio.
Arezzo, bene così
L’esordio in campionato con il Trestina, temuto dopo l’infelice prestazione con il Foligno, ci ha regalato una vittoria importante, un primo tempo coi fiocchi, settanta minuti complessivamente molto buoni e qualche apprensione evitabile nel finale.
Arezzo, via alla stagione del riscatto
Tra poche ore si alza il sipario sul campionato di serie D e parte l’avventura che dovrebbe auspicabilmente riportare l’Arezzo tra i professionisti.
“Per l’Arezzo campionato difficilissimo”. Parola di Pino Pellicanò Ar24Tv
“Mi auguro che la sorpresa sia l’Arezzo. E’ la squadra da battere, tutti raddoppieranno le forze“. Così il mitico portierone amaranto Pino Pellicanò, presente alla quinta edizione della serata organizzata dal Museo Amaranto in collaborazione ed a beneficio del Calcit, in gloria e memoria dell’Arezzo calcio.
Habemus girone
Che fosse quello contraddistinto dalla lettera E lo si sapeva da tempo, ma la composizione definitiva non ha evitato di fornire alcune sorprese.