Cittadinanza onoraria sì o no: sul caso Segre le diverse posizioni dei comuni della Provincia di Arezzo

Vari Comuni d’Italia hanno deciso di conferire a Liliana Segre la cittadinanza onoraria.

Se questa idea sia scaturita anche in seguito al diverbio politico nato dopo l’astensionismo del centrodestra alla votazione della mozione per l’istituzione di una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza su basi etniche e religiose, di cui prima firmataria è la Segre, non si può esser certi.

Quel che è certo, è che la volontà dei Comuni di supportare la Senatrice, nasce dal fatto che, a causa delle frequenti minacce e degli insulti perpetuati via web, sia risultato necessario richiedere per lei, lo ricordiamo, superstite dell’Olocausto, una scorta. Un gesto simbolico, di solidarietà, nato dall’intenzione di non far sentire sola e abbandonata la Senatrice.

Ripercorriamo i fatti in maniera corsiva: il dibattito politico sviluppatosi attorno alla figura della Senatrice nasce in riferimento alla approvata mozione per l’istituzione di una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza su basi etniche e religiose.

Il giorno dell’approvazione della mozione il centrodestra decide di astenersi dalla votazione, affermando che vi fosse il rischio di una strumentalizzazione della commissione. La mozione, in ogni caso approvata, viene celebrata dalla standing-ovation dell’aula del Senato. Gli astenuti, d’altro canto, rimangono seduti al loro posto. La scelta non passa di certo inosservata e viene subito segnalata e aspramente criticata dai partiti di maggioranza ma anche da alcuni esponenti dello stesso centrodestra.

La Senatrice si è poi detta “amareggiata e fortemente sorpresa del fatto che una commissione contro l’odio non abbia riscontrato l’approvazione di tutti“.

Alla clamorosa presa di posizione del centrodestra segue, nella notte antecedente al giorno in cui la Segre avrebbe incontrato alcune studentesse e studenti di Milano, la comparsa di uno striscione di Forza Nuova presso il Municipio 6 di Milano, luogo deputato all’incontro.

“Sala ordina l’antifà agisce il popolo subisce” questo il contenuto dello striscione.

L’incremento delle minacce e degli insulti rivolti alla senatrice via web, dovuto probabilmente anche al dibattito mediatico costruitosi attorno alla sua figura, nonché il recente attacco di Forza Nuova, portano alla decisione di fornire a Liliana Segre una scorta di livello IV.

Vari Comuni scelgono allora di abbracciare la causa Segre e maturano il proposito di conferirle la cittadinanza onoraria con il fine di mostrarle solidarietà.

Tra i comuni della provincia di Arezzo che hanno intrapreso tale iniziativa, troviamo quello di Laterina-Pergine Valdarno. La proposta ha ricevuto approvazione unanime e la sindaca, Simona Neri, ha poi pubblicato sulla sua pagina Facebook la mail di ringraziamento ricevuta dalla senatrice.

Approvata la mozione anche dal comune di Castiglion Fiorentino, il cui sindaco, Mario Agnelli, ha a sua volta ricevuto risposta dall’ interpellata Senatrice. Beneplacito per l’iniziativa anche dal comune di Cavriglia, nonostante l’astensione del Movimento 5 Stelle e del Centrodestra, e da Terranuova Bracciolini.

Anche il Gruppo Solidarietà e Progresso si fa avanti e il comune di Civitella in Val di Chiana, che già aveva conferito la cittadinanza ai bambini delle classi quinte nati in Italia da genitori stranieri, approva ancora una volta.

“Con tale riconoscimento si intende testimoniare alla senatrice Segre che il suo è un modello di cittadinanza esemplare e di vita ammirevole, di instancabile impegno, di inflessibile rigore civile e morale, il migliore degli insegnamenti che le nuove generazioni possano avere” la dichiarazione della sindaca Ginetta Menchetti.

A Montevarchi, invece, l’intenzione è quella di conferire la cittadinanza onoraria sia alla Segre che ad Egea Haffner, sopravvissuta alle foibe, mentre a San Giovanni Valdarno la stessa proposta divide centrodestra e centrosinistra che, dopo aver presentato la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, si trova davanti alla richiesta di emendamento da parte del centrodestra che chiede lo stesso riconoscimento per Egea Haffner. Si rifiuta l’emendamento, ma si accetta la mozione promossa dal Centro Sinistra per San Giovanni Valdarno.

Negata invece dal Comune di Bibbiena la cittadinanza, dove la mozione era stata presentata dal gruppo di minoranza Bene Comune. La Maggioranza ha invece proposto un emendamento con la volontà di chiedere alla Regione il conferimento della massima onorificenza per la senatrice.

Stesse sorti per il comune di Castel Focognano: il Gruppo Consiliare di Maggioranza Impegno Comune per Castel Focognano ha respinto la mozione presentata dal Gruppo Consiliare Fare Comune. Questa la risposta di Maggioranza Impegno Comune per Castel Focognano alla richiesta di Fare Comune: “La cittadinanza onoraria non è un fatto passeggero che si può prestare a strumentalizzazioni ma un riconoscimento profondo, un abbraccio ideale tra la città stessa e chi la riceve”.

A Castel San Niccolò Lista Civica Uniti per il futuro commenta così il voto contrario:

“Mercoledì è stata una giornata triste per la nostra comunità. Il consiglio comunale di Castel San Niccolò ha BOCCIATO la nostra proposta per concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”,

dalla pagina Facebbok della lista civica.

La mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria verrà presentata anche presso i comuni di Castiglion Fibocchi, Sansepolcro, Ortignano Raggiolo, Anghiari, Cortona e Civitella.

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