Capitale della Cultura, Arezzo fuori. Ruscelli: “La notizia mi lascia molta amarezza, personale e politica”
Le 10 città che si contenderanno il titolo sono Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Esclusa Arezzo, oltre ad altri due capoluoghi toscani, Livorno e Pisa.
Sull’argomento si è già espresso anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli: “Mi dispiace e chiederò il perché dell’esclusione di Arezzo”.
Anche Francesco Ruscelli, segretario provinciale del Pd, ha condiviso sui suoi canali social alcune riflessioni sull’esclusione di Arezzo dalla gara a Capitala della Cultura 2022.
“Alcune considerazioni personali sul fatto che Arezzo non sarà neppure tra la prime 10 città che concorreranno per diventare Capitalia Italiana della Cultura 2022.
E così Arezzo, città capoluogo della nostra provincia, che recentemente ha riconfermato Ghinelli suo sindaco, non sarà, come apprendiamo dalla comunicazione del Ministero per i beni e le attività culturali, neanche tra le prime 10 città che concorreranno per diventare capitale della cultura 2022.Ci sarà invece Volterra a rappresentare la Toscana.Sul raggiungimento di questo obiettivo il sindaco aveva puntato molto prima e durante la campagna elettorale che lo ha riconfermato.Arezzo città di cultura e per la cultura.A dire la verità Ghinelli nella comunicazione aveva praticamente fatto passare la presentazione della domanda come risultato già ottenuto e la sua campagna elettorale è stata in larga parte incentrata su questo.Risultato che però non è arrivato.La notizia mi lascia molta amarezza, personale e politica. Sono convinto che Arezzo abbia tutte le carte in regola per aspirare ad essere capitale italiana della cultura.Un ringraziamento, infatti, non può non essere fatto al direttore artistico del progetto, e ai tanti uomini della cultura e ai tanti imprenditori che hanno fatto parte del team organizzatore che ha cercato di sviluppare un progetto competitivo. Anche se con tempi a disposizione insufficienti.Il punto politico però è un altro. Il sindaco Ghinelli è partito tardi su questo progetto a differenza delle altre città, in ritardo si è costituito il comitato organizzatore e il progetto ha avuto tempi strettissimi per essere costruito.Questo perché un progetto culturale di questo livello richiede tempo per essere sviluppato e forti sinergie.La cultura, al di là delle affermazioni, evidentemente non è una vera priorità di questo sindaco e di questa amministrazione.Più che chiedere spiegazioni al ministro dei beni e delle attività culturali per l’esclusione, Ghinelli farebbe bene a leggere il progetto della città di Volterra e a dare un’occhiata al percorso svolto dal comitato organizzatore https://volterra22.itSiamo in tempi di pandemia e di emergenza. Ma superata questa seconda ondata pandemica, finite le dirette si riaccenderanno le luci e apparirà in tutta la sua evidenza l’assenza di un progetto culturale adeguato alle potenzialità e al valore della città di Arezzo.Nel frattempo non si perda di vista l’obiettivo.Arezzo Capitale italiana della cultura è una proposta che non può essere né divisiva, né strumentale e richiede un maggiore impegno e un maggiore sforzo collettivo. In primis da parte dell’amministrazione comunale.Sopratutto ora che la campagna elettorale è finita.Nel frattempo tifo per Volterra visto che è l’unica città toscana rimasta in partita.
La candidatura di Volterra vede protagonista la città e l’intero territorio (oltre 50 Comuni hanno partecipato o aderito al progetto) rigenerazione umana”.