Bracciali: “I finanziamenti si perdono perché manca un’idea di futuro”

“Dopo le naturali e doverose critiche all’Amministrazione Ghinelli per l’ennesima occasione persa, questa volta sul progetto simbolo della campagna elettorale, e’ il momento di superare la denuncia. Tre riflessioni e una proposta.

Primo punto: questa Amministrazione sta alimentando in città un clima da fine impero. Le tensioni interne, i processi che hanno minato l’autorevolezza della Giunta a tutti i livelli e la mancanza di obiettivi strategici stanno livellando verso il basso il dibattito. E’ solo grazie ad alcune realtà sociali come sui temi della transizione energetica, dell’innovazione sociale e dei modelli di integrazione e della pace che questa città riesce a respirare e cresce.

Secondo punto: stiamo perdendo tempo ed occasioni che non torneranno. Le risorse legate al PNNR hanno una caratteristica: se non hai una idea forte di sviluppo sostenibile della città, non raccogli nulla. Abbiamo tentato, con tutti i limiti di chi è all’opposizione, di fare proposte in questo senso senza aver avuto alcun riscontro. Risultato per l’Amministrazione: progetti spot sganciati da una idea complessiva e, quindi, sistematico buco nell’acqua. Non solo: perduto il finanziamento, scaricata la responsabilità. Non merita risposta l’affermazione della vice Sindaca sul fatto che la Regione discrimini Arezzo per motivi politici. La favola che uno boccia a scuola perché antipatico al professore non funziona più.

Terzo punto: Arezzo ha bisogno di dare un futuro alla propria manifattura perché è sul lavoro che abbiamo costruito le nostre fortune. Questo è il nodo centrale. Occorrono quindi infrastrutture, investimenti in alta formazione specializzata e apertura alla relazione con il mondo in tutte le forme possibili. Il fallimento di questi due mandati di amministrazione Ghinelli è tutta qui, nell’incapacità di dare una prospettiva alla nostra comunità.

La proposta. Dobbiamo lavorare insieme per recuperare il tempo perduto. E le forze sociali, economiche e culturali della città sono l’unica speranza per farlo perché questa città ha bisogno che cessi in fretta una esperienza politica che ha chiuso la città in una scatola, senza ossigeno. Siamo pronti a sostenere una nuova primavera politica, mettendoci al servizio di chi vuole davvero il bene di Arezzo”.

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