Arezzo, sulle Fondazioni Palazzo replica a Donati
Scritto da Redazione Arezzo24 
Simon Pietro Palazzo, capogruppo Ora Ghinelli 2025, ribatte a Marco Doanti, che a più riprese è intervenuto sul tema Fondazioni, chiedendo anche una Commissione speciale. “Donati - rileva Palazzo - sarebbe il presidente della commissione controllo e garanzia ma lo dimentica, anzi ci ricorda che la sua iniziativa politica è garanzia di solo protagonismo senza controllo, da lui molte parole al vento ed illazioni che dimostrano quello che abbiamo sempre dichiarato ovvero una scarsissima capacità amministrativa”
“Il Consigliere Donati già assessore impalpabile al bilancio del Comune (giunta Fanfani) di cui non ricordiamo razionalizzazioni delle partecipate o semplificazioni in genere, cerca per l’ennesima volta visibilità puntando il dito contro le Fondazioni a suo dire carenti per trasparenza e incerte per legittimità. Ora infine la perla di metà agosto ovvero sempre a mezzo stampa, lanciare improbabili commissioni di approfondimento. In una situazione normale per carità, può farlo e scrivere è gratis e non c'è l'obbligo della logicità, dimentica però, che proprio lui è - o meglio sarebbe - il presidente della commissione controllo e garanzia, quella commissione, cioè, che - se convocata- potrebbe aiutarlo a capire molte cose. Commissione che non convoca e che lo vede presidente inadempiente e in ritardo di 8 relazioni consiliari. Una Commissione fantasma riunita raramente che palesa un approccio contraddittorio, quello di Donati, tra esercitare un ruolo amministrativo ed enunciarlo.
In sintesi uno strumento per fugare i suoi dubbi è già nelle sue mani, ma non lo esercita.
Perchè? Per avere visibilità forse all’interno delle opposizioni e per apparire anche fuori dai post, dalla solitudine dei video e dalla autoreferenzialità degli articoli in quanto non ha gli strumenti per reggere un minimo di contraddittorio sulle Fondazioni. Del resto i lavori di una commissione sono faticosi, quindi è meglio lasciarsi andare alle parole al vento nella certezza che un dibattito sarebbe difficile da sostenere. Invitiamo nuovamente Donati ad abbassare i toni perché della sua appartenenza civica ad apparenza civica per lui il passo è stato breve”.