Rsa Montevarchi, l’ultimo caso è un falso positivo. Chiassai: “Non esistono macchinari infallibili” Video
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“Quindi la nostra ospite sta bene, non è ammalata, questo ci fa tirare un sospiro di sollievo. Ho chiesto comunque al direttore generale (della Sud Est n.d.r.) che per sicurezza vengano predisposti per sicurezza i tamponi a tutti gli altri ospiti e anche al personale all’interno della struttura”.
“Una buona notizia“, aggiunge Chiassai, “a testimonianza però del fatto che non esistono macchinari infallibili, tutti hanno una percentuale superiore al 95-96% di attendibilità. Quindi mi aspetto anche che la Asl sblocchi quanto prima il macchinario che la nostra comunità aveva comprato e il cui utilizzo è astato ormai sospeso da diverso tempo“.
La prima cittadina fa riferimento al precedente che ha coinvolto di 3 cittadini di Montevarchi i quali, a inizio maggio, sono stati sottoposti al test di positività a COVID-19 analizzati utilizzando il macchinario che la comunità montevarchina ha donato al Valdarno. In quel caso i pazienti sono stati ricoverati all’Ospedale San Donato di Arezzo, dove il tampone è stato ripetuto e ha dato esito negativo. In seguito a questo episodio il sindaco Chiassai aveva dichiarato che “sono stati immediatamente sospesi i tamponi in Valdarno ed è stata portata avanti una procedura anomala: i soggetti sono stati ri-tamponati su Arezzo, si parla di ricovero e anche di un’indagine interna per capire se l’errore è legato al macchinario o a un diverso protocollo nei due laboratori“.