Con il suo Sassuolo ha stupito l’Italia, Timone d’Oro a Dionisi: “Orgoglio toscano” Ar24Tv
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È il secondo allenatore più giovane del massimo campionato (dietro solo al 39enne Thiago Motta dello Spezia). Alessio Dionisi, 42 anni, toscano, nato ad Abbadia San Salvatore e cresciuto alle pendici dell’Amiata. Con il suo Sassuolo in questa stagione ha stupito l’Italia offrendo un gioco sempre propositivo e in grado di vincere in casa delle tre big del campionato, Milan, Inter e Juventus. “La serie A non me l’aspettavo così impegnativa – ha detto Dionisi – ma questo primo anno è stata una bellissima esperienza, adesso non vedo l’ora di ricominciare”. Quando solo due anni fa fu premiato Marco Giampaolo, Dionisi sedeva sulla panchina dell’Imolese in serie C, prima di passare nella stagione successiva alla guida del Venezia in B. Ma è la stagione 2020-21 quella che gli consente di fare il grande salto, dopo aver stravinto il campionato di serie B con l’Empoli. È anche alla luce di questo percorso così rapido verso l’alto, che Dionisi merita il Timone d’Oro. “È una cosa un po’ insolita – ha detto l’allenatore del Sassuolo – è successa anche ad altri allenatori, ma magari in un tempo un po’ più lungo, a me è successo in così poco tempo che quando ritiro questo premio mi viene da spalancare gli occhi”. Soprattutto se si pensa a chi l’ha ritirato in questi trent’anni: da Trapattoni a Sarri, da Capello a Lippi, da Mancini a Sacchi, solo per citarne alcuni. “Sono grato a chi a deciso di darmi questo premio – ha concluso mister Dionisi – e sono doppiamente soddisfatto di ritirarlo, da toscano, qui ad Arezzo. Per me è motivo di orgoglio, spero sia di buon auspicio”.