Dominicano ucciso col narghilè, oggi i funerali a Montevarchi
Si terranno questo pomeriggio, martedì, alle 15, nella Chiesa della Collegiata di Montevarchi, i funerali del trentottenne domenicano Joel Ramirez Seipio, deceduto lo scorso 1 ottobre, alle prime ore del mattino, dopo una rissa accesasi all’interno di un locale a Terranova Bracciolini dove, nel parapiglia generale, è stato colpito alla giugulare da un vetro di un narghilè spezzato che non gli ha dato scampo . Nonostante il tempestivo intervento del 118 e il successivo trasporto all’ospedale della Gruccia è morto poco dopo, lasciando grande sconforto non soltanto all’interno della vasta comunità dominicana della provincia, ma anche in tutta a Montevarchi, dove è arrivato da adolescente assieme alla mamma e alla sorella frequentando la scuola, giocando per alcuni anni nel settore giovanile della società cestistica Fides e nel gioco del pozzo. Oltre alla mamma e alla sorella lascia una figlia appena tredicenne. Oggi il rito funebre: per volontà dei familiari è stato chiesto di rispettare il loro dolore in religioso silenzio senza musica o manifestazioni.
Ieri al Comando provinciale dei Carabinieri di Arezzo, il Colonello Claudio Rubertà ha ricostruito come si sono svolte le indagini che hanno portato al fermo di un uomo di 33 anni, residente a Perugia. Su di lui pendono le accuse di omicidio volontario e rissa. L’uomo è stato riconosciuto dai tatuaggi sul braccio e da un paio di scarpe rosse che indossava durante la rissa e che sono state poi ritrovate in casa sua a Perugia durante la perquisizione svolta dai carabinieri. Durante la notte, prima del fatto, erano presenti numerose persone anche per l’esibizione di un cantante dominicano; quando, per motivi in corso di accertamento, è iniziato un acceso confronto tra alcune donne che ha visto successivamente l’intervento di un folto gruppo di uomini. Le accese discussioni si sono trasformate ben presto in scontri fisici sviluppatisi tra due fazioni contrapposte: quella “locale” e quella proveniente da fuori regione. La rissa si è sviluppata in più punti: all’interno, sulla strada che costeggia l’ingresso principale e sulla parte posteriore della sala da ballo, El Angel Vip”, dove sono ubicate le uscite d’emergenza. Proprio in quest’ultimo luogo, nelle ultime fasi dei violenti scontri che hanno visto coinvolte circa 25 persone, Ramirez Seipio Joel veniva colpito al collo da parte di un oggetto in vetro, probabilmente facente parte di un narghilè a forma di teschio utilizzato nel locale, lanciato da breve distanza che gli provocava una grave ferita ed una conseguente copiosa perdita di sangue; nonostante i soccorsi sul posto, l’uomo decedeva poco dopo presso l’ospedale civile di Montevarchi. A quel punto i partecipanti alla rissa, presumibilmente capita la gravità della situazione, si sono allontanati dalla discoteca prima dell’arrivo delle pattuglie, sul posto in qualche minuto. I Carabinieri intervenuti hanno visionato le immagini delle telecamere presenti in loco, ricostruendo una prima dinamica degli eventi e sottoposto a sequestro “El Angel Vip”. L’autore del lancio mortale è stato subito individuato, poi nei giorni seguenti i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, con quelli del Nucleo Investigativo di Arezzo e della Stazione Carabinieri di Terranuova Bracciolini, diretti dalla Procura della Repubblica hanno raccolto molteplici concreti ed oggettivi elementi che portavano alla richiesta della custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino domenicano, M.M.B.P. di anni 33 abitante in Umbria. Il G.I.P. del Tribunale di Arezzo, concordando con l’attività investigativa fin qui svolta, ha emesso il provvedimento richiesto e i Carabinieri hanno tratto in arresto l’indagato, traducendolo presso il carcere di Arezzo. Le indagini continuano, per accertare ulteriori responsabilità e ricostruire il complesso e tragico evento.
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