Bekaert, Liste Civiche sangiovannesi: “Riaprire tavolo ministeriale per rinnovare ammortizzatori sociali”
Parliamo della Bekaert di Figline Valdarno, l’azienda che produce cordicella metallica di rinforzo per pneumatici (steel cord) chiusa dal giugno del 2018 per volontà, da parte dei vertici, di trasferire la produzione nell’Est Europa tra Slovacchia e Romania. L’attuale gruppo belga acquistò il tutto dalla Pirelli nel 2014. Già dopo due anni si cominciarono ad udire i primi scricchiolii e, nel 2018, ecco l’annuncio della volontà di chiudere il sito figlinese.
Un futuro tutto da decifrare per tante famiglie, l’avvio della cassa integrazione ed ora il forte rischio di ritrovarsi senza un lavoro che ha smobilitato tutta la politica locale e, tra questi, il gruppo consiliare delle Liste Civiche sangiovannesi che, tramite un comunicato, ha chiesto l’apertura di un tavolo ministeriale per rinnovare per più tempo possibile gli ammortizzatori sociale:
“Dopo due anni e mezzo dal primo annuncio di chiusura in questi giorni è arrivata la notizia che tutto il Valdarno non avrebbe voluto mai voluto ascoltare, la Bekaert ha avviato la procedura di licenziamento per 176 lavoratori dello stabilimento di Figline Valdarno. Adesso non è il tempo di recriminazioni su ciò che è stato fatto o non è stato fatto per salvare lo stabilimento, o per permettere una riqualificazione dello stesso. Adesso, alla luce delle ultime drammatiche notizie, è assolutamente necessario riaprire un tavolo ministeriale che da subito rinnovi gli ammortizzatori sociali per i 176 lavoratori, e che soprattutto riesca a trovare soluzioni ed investimenti volti alla rinascita del complesso figlinese. Occorre quindi recuperare il tempo perso. Gli amministratori locali, regionali e nazionali, di concerto con le associazioni sindacali devono, attraverso proposte fattive e condivise, permettere quelle condizioni volte alla salvezza dello stabilimento ed alla tutela del lavoro di così tante famiglie. Famiglie alle quali va tutta la nostra solidarietà”.