Liberazione o dannazione

Per farlo occorrerà battere il Ravenna fanalino di coda, falcidiato dagli infortuni, dal Covid, dal doping ma ancora vivo, come ha dimostrato almeno il primo tempo della partita della scorsa settimana quando ha messo alla frusta il Perugia capolista. L’Arezzo ci arriva in fiducia, dopo il bel successo contro la Vis Pesaro e quel pareggio acciuffato all’ultimo pallone utile sul campo del Legnago, un punto vitale per continuare a restare vivi . Per una volta Stellone avrà solo problemi di abbondanza perché tutta la rosa è a disposizione compreso Carletti, recuperato a tempo di record e destinato a riprendersi il posto al centro dell’attacco. Le premesse per una serata felice ci sono tutte; un successo ci consentirebbe al novanta per cento di mettere in cassaforte non solo il penultimo posto (il che sembra un paradosso, ma per come è andata la stagione è già molto) ma con ogni probabilità anche l’accesso ai play-out chiudendo la forbice sulla quintultima, dato che il Legnago quintultimo scende sul campo di un Modena rilanciato dalla vittoria sul Padova. Insomma, un’altra occasione da non perdere per salvare una stagione nella quale gli errori sono stati pari almeno alla buona volontà di rimediarli (in settimana si è chiusa anche la scoraggiante vicenda legata all’ingaggio di Alessio Cerci, da tempo ex calciatore) e sperabilmente un’occasione da non fallire. Stellone va verso la conferma della squadra di Legnago, con la difesa a quattro ed il centrocampo a tre, nonostante le prestazioni migliori (incluso finale in Veneto) il reparto di mediana le abbia offerte, schierandosi a quattro o a cinque. Rientra Luciani. Confermatissimi Di Grazia e capitan Cutolo. Tifosi mobilitati già in settimana per far sentire affetto e sostegno. Si gioca in contemporanea su tutti i campi e quindi al fischio finale davvero se ne saprà di più. Forza Arezzo!

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