Alterini per i giovani, alla ricerca di una passione perduta - Foto

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La Ditta Alterini Gino Srl di Via Setteponti, azienda storica nel commercio del ferro, presente da 80 anni nel territorio aretino,  in collaborazione con l’Istituto Professionale Margaritone ha organizzato un Concorso rivolto agli studenti del 3°, 4° e 5° meccanici.


Tema del Concorso è: “Dalla materia prima, ferro e semilavorati, al prodotto finito”.
Al miglior prodotto finito verrà assegnata una Borsa di Studio.

Gli studenti sono chiamati a progettare e realizzare un pezzo meccanico unico.
Alterini Srl fornirà i materiali occorrenti alla lavorazione. Il Concorso si inserisce nell’ ambito delle celebrazioni dell’80° anno della fondazione della Ditta e prevede una premiazione finale presso la Borsa Merci di Arezzo ai primi di Marzo 2019. Il kick off meeting del concorso si è svolto sabato con la visita presso l’azienda di circa 50 studenti, che hanno potuto così conoscere da vicino tutti i materiali ferrosi e metallici che potranno essere utilizzati per sviluppare i loro progetti.

Con le sue competenze e cultura aziendale, la ditta Alterini sta già costruendo il mondo di domani, quello per le nuove generazioni, ritenendo che responsabilità d’impresa comporti anche responsabilità “culturale”, nell’ambito dell’educazione, dell’istruzione, della cultura tecnica, per far appassionare i giovani affinché fin dall’età scolare si avvicinino  al mondo del lavoro con curiosità e interesse.



Infatti a fianco dell’impresa  commerciale si sta preparando un Garage, un posto a disposizione dei giovani, un luogo dove cultura, socialità e impresa facilitino l’incontro di una domanda e un’offerta particolare proveniente dalle giovani generazioni: la ricerca di una passione perduta, quella per il lavoro.
Sempre in ottica dell’80°, saranno molte le iniziative che la ditta Alterini svolgerà verso i giovani, volendo aprire buone pratiche, come le borse di studio, aspettandosi  che anche altri imprenditori facciano la stessa cosa e realizzino concrete iniziative di vicinanza e di coinvolgimento dei ragazzi al lavoro, perché possano capire quanto sia importante “sporcarsi le mani” per pensare con la testa.

Mariangela Alterini

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