Pieve Santo Stefano, la Festa dei Lumi: tradizione che si perde nella notte dei tempi

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Ormai ci siamo: sabato 7 e domenica 8 settembre a Pieve Santo Stefano sarà il momento della tradizionale e sentitissima festa della Madonna dei Lumi le cui origini nascono nel 1589.
In quell'anno la popolazione, secondo la tradizione tramandata e gli scritti, vide vicino ad una immagine della Madonna posta in una "Maestà  rurale ai margini del paese" (con tutta probabilità attorno al tempietto del Colledestro nella parte nord di Pieve) schiere di angeli recanti torce luminose  corteggiare processionalmente sopra di essa e in molti che le erano devoti sostennero di esserne stati miracolati. L'arciprete Rodolfo Cupers istituì  regolare processo canonico e autenticò addirittura ben venticinque miracoli. Il primo maggio del 1590, con deliberazione del Granduca Ferdinando I De' Medici, venne posta la prima pietra del Santuario che  tutt'ora custodisce la portentosa immagine: la Madonna dei Lumi.
Da allora la Festa dell'Otto settembre ha contrassegnato ininterrottamente la vita cittadina pievana, una festa che coinvolge da sempre tutta la popolazione, dai giovani ai più anziani.
Anzi, sono proprio i giovani che continuano, anno dopo anno, a mantenerne quell'aura magica lavorando per oltre un mese senza sosta, nei quattro rioni del paese, per preparare le luminarie che si accenderanno la sera del 7 e 8  Settembre.
La sera del 7 Settembre alle ore 21  si terrà la processione religiosa che parte dal tempietto del Colledestro, la cui similitudine con il disegno fatto da Piero della Francesca pare ormai acclarata, il luogo peraltro dove iniziarono le apparizioni miracolose, fino al santuario della Madonna dei Lumi. Durante la processione saranno accesi i tradizionali pagliai sul letto del Tevere, probabilmente il momento più significativo di tutta la festa.
Al Santuario verrà officiata la Messa da Padre Francesco Brasa, Guardiano del Sacro Monte della Verna, a suggellare la vicinanza fra le comunità di Pieve e della Verna.
Al termine della funzione, attorno alle ore 23,  verrà inaugurato il restauro della ex Via Allende, il percorso "lungotevere" che unisce i due rioni di Pontevecchio e Pontenuovo, via che per l'occasione sarà ribattezzata "Via Cammini di San Francesco" , impreziosita nel suo percorso da una serie di formelle in vetro e ceramica realizzate dalle scuole  primarie di Pieve sul tema di San Francesco e del "Cantico delle Creature".
Un progetto questo portato avanti dalla Proloco di Pieve e proposto all'Amministrazione Comunale che lo ha condiviso e subito realizzato, recependone l'importanza, anche alla luce del grande sviluppo che stanno avendo i "Cammini di Francesco" in Valtiberina.
Il giorno successivo Otto Settembre la festa entrerà nel vivo con la finale della 42ma edizione dell'era moderna del Palio dei Lumi alle ore 15,30, con l'atteso confronto fra Pontenuovo e Pontevecchio, vincitori delle semifinali rispettivamente contro Rialto e Centro Paese. Alle 17,30  la consegna del Palio ai vincitori presso le Logge del Grano.
 Alle 17,45 tradizionale benedizione dei bambini al Santuario della Madonna dei Lumi, seguita alle ore 18 dalla funzione religiosa celebrata da Padre Claudio di Cerbaiolo.
Al calar del sole poi l'accensione delle luminarie nei quattro Rioni, la Tombola in piazza alle ore 23 offerta dai donatori di sangue Fratres ed al termine, alle ore 24, gran finale con lo spettacolo pirotecnico presso la zona nord del paese nei pressi dello Stadio Capaccini.
Già dal giorno successivo i volontari dei rioni penseranno all'edizione 2020, in questa festa che unisce tutti gli abitanti di Pieve come nient'altro.

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