Arpat avvia la mappatura dell'amianto: Arezzo prima per tetti industriali con onduline

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Dal 1992, con la legge 257, nel nostro Paese è bandito l’amianto, ora, però, il problema è quello di gestire e smaltire correttamente i molteplici manufatti in cemento amianto ancora presenti sul territorio, tenendo conto dei rischi sanitari ed ambientali ad esso connesso.


La percezione diffusa da parte dei cittadini ma anche delle istituzioni per un un lungo periodo è stata quella di considerare l’amianto un problema risolto - sottolinea Silvia Bucci di Arpat - mentre negli ultimi anni, la sensibilità è cambiata, in quanto molti manufatti in cemento di tipo compatto (come ad esempio tetti, tubi ecc) hanno mostrato e mostrano con chiarezza il loro stato di obsolescenza con rotture, presenza di licheni, crolli e sfaldamenti, che rappresentano un concreto rischio di fuoriuscita di fibre di amianto".
Bernardo Gozzini del Lamma ha spiegato che sono stati monitorati più di 2 milioni di tetti, classificati anche grazie all’aiuto di ARPAT, per colore e per grandezza.
La metodologia utilizzata è stata testata preventivamente in progetti pilota nel comune di Campi Bisenzio e Greve in Chianti, nonché in alcuni comuni della provincia di Arezzo e Grosseto.

Gli istituti sono partiti da una prima classificazione: tetti rossi e tetti grigi. Il 55% dei tetti della Toscana sono rossi mentre il 45% sono grigi.
Per quanto riguarda i tetti rossi, si ritiene che si tratti al 99% di tetti “sicuri”, ovvero non contenenti amianto, in questa categoria ci sono pochissime evidenze di onduline, le poche presenti sono rappresentate da tetti trattati con vernice di colore tendente al rosso.
I tetti di colore grigio scuro o addirittura nero (catramati) non presentano in generale onduline e lo stesso può dirsi per i tetti di colore chiarissimo.

I tetti grigi con onduline sono quelli in cui si presume di trovare l'amianto, in ogni caso possono esserci tetti che, pur essendo in onduline e di colore grigio, sono già stati bonificati e non costituiscono un problema nè sanitario nè ambientale.

I tetti grigi, che sono quindi quelli più "attenzionati", coprono circa l’1,17 % della superficie regionale: afferiscono alla classe di grandezza più piccola, con superficie inferiore ai 50 metri quadrati, mostrano una frequenza altissima (sono più del 50% di tutti i tetti della Toscana) e rappresentando circa il 12% della superficie.
Mentre quelli con superficie superiore ai 400 metri quadrati sono pochi, in percentuale circa il 3%.

Per quanto riguarda la presenza sul territorio, si può dire che il territorio con la maggiore presenza assoluta di onduline risulta essere la provincia di Firenze; se invece si valuta la densità (incidenza sulla superficie) emerge che la provincia con la maggiore densità è Prato.
Se si prende come indicatore la percentuale di presenza sul totale di tetti industriali con onduline, in questo caso la provincia che si colloca al primo posto risulta Arezzo

Da qualche settimana in Toscana è disponibile il database sulle coperture in onduline, realizzato dal consorzio Lamma, che rappresenta la prima fase di costruzione di questo nuovo sistema informativo che necessita di una serie di azioni di accompagnamento mirate alla verifica, alla sistematizzazione e al progressivo Ambiente: Arpat avvia la mappatura dell'amianto

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