Festa della montagna, a 70 anni dal discorso a La Verna di Alcide De Gasperi

. Inserito in Ambiente

A La Verna e Pratovecchio Stia, mercoledì 13 luglio "Memoria e futuro nella tutela del patrimonio forestale a 70 anni dalla prima festa della montagna a la Verna". 

AREZZO – Era il 13 luglio del 1952 quando sul Monte della Verna, in contemporanea a Camigliatello nella Sila e ad Asiago, si celebrò la prima festa nazionale della montagna. L'obiettivo era da una parte orientare l’attenzione dell’opinione pubblica verso i problemi e le necessità delle comunità montane e verso i provvedimenti messi in campo dal governo, ricordando al Paese i costumi e le virtù morali e patriottiche dei montanari. Dall’altra confortare questi ultimi nell’attesa della risoluzione dei loro bisogni con l’inaugurazione o la messa in cantiere di opere pubbliche.

Pensata e realizzata dal ministero dell’Agricoltura, guidato da Amintore Fanfani, e dagli ispettorati forestali, per la celebrazione venne designata domenica 12 luglio, memoria di san Giovanni Gualberto, fondatore di Vallombrosa e patrono del Corpo forestale.

Anche i luoghi scelti ebbero un significato simbolico: per il centro Italia venne scelto il Casentino, con il bosco che circondava La Verna, per ricordare i valori spirituali della montagna. Alla festa partecipò, tenendo un lungimirante discorso nel quale ribadì l'importanza dei valori della solidarietà e della fratellanza il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che, poi assieme a Fanfani, inaugurarono una nuova casa forestale a Badia Prataglia.

A settant’anni, facendo memoria di quella straordinaria giornata, il Circolo Verso l’Europa, l’associazione Kairos e i Popolari, con la collaborazione della Fondazione Camaldoli Cultura, Federazione Coldiretti e Fraternità Francescana della Verna e con il patrocinio della Regione Toscana - Consiglio Regionale, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi-Monte Falterona e Campigna, Fondazione Trentina “Alcide De Gasperi” e Comune di Pratovecchio-Stia, tornano a riflettere sul ruolo che assume nei tempi nuovi la difesa del patrimonio agricolo e forestale italiano, in un contesto globale colmo di sfide nel quale è importante ricordare l’alto valore spirituale che può assumere la riconciliazione dell’uomo con la terra.

Il ricco programma è così articolato:

ore 12.00 a LA VERNA Visita al busto di Alcide De Gasperi e all’abete più alto d’Europa

ore 15.00 a PRATOVECCHIO-STIA Palagio Fiorentino di Stia

Indirizzi di saluto:

Nicolò Caleri, Sindaco di Pratovecchio-Stia

Luca Santini, Presidente Parco Nazionale Foreste Casentinesi

Lucia De Robertis, Presidente Commissione Ambiente e Territorio Consiglio Regionale Toscana

Franco Ciavattini, Presidente Associazione Kairos - Economia-Cultura-Storia

Relazioni:

13 luglio 1952: cronaca e storia della prima festa della montagna,

Tiziano Torresi, Università degli Studi Roma Tre

Il ruolo di Amintore Fanfani nella politica agricola e forestale del paese,

Calogero Mannino, già Ministro dell’Agricoltura

Camaldoli e la tutela del patrimonio forestale: un impegno secolare per la salvaguardia dell’ecosistema,

Padre Ubaldo Cortoni, Comunità di Camaldoli

Il riscatto della gente dei campi e della montagna nella Coldiretti di Paolo Bonomi e di Brunetto Bucciarelli Ducci,

Nunzio Primavera, giornalista e scrittore, Coldiretti

Modera: Nicodemo Nazzareno Oliverio

Conclusioni: Pierluigi Castagnetti, Presidente “Associazione I Popolari”

Tags: Pratovecchio Stia La Verna