Pacco sospetto in galleria: scherzo o avvertimento, zona evacuata, gli artificieri lo fanno brillare

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Alle 12:30 la segnalazione di un operaio ha fatto scattare l'allarme: la zona tra via Madonna del Prato e Piazzetta Sopra i Ponti, nel cuore di Arezzo, è stata evacuata, il pacco sospetto è stato fatto brillare dagli artificieri. La Questura: "Si tratta di uno scherzo, in corso indagini"

Intorno all'ora di pranzo è scattato l'allarme bomba nel centro di Arezzo: un operaio  ha notato un pacco sospetto al centro della galleria che conduce in Piazzetta Sopra i Ponti: dimensioni di poco superiori ad un pacchetto di sigarette, esattamente “Un involucro con fili attaccati ed un parallelepipedo, fissato con nastro bianco, che  poteva sembrare una pila”, nella descrizione di Maurizio Liberatori, capo di Gabinetto della Questura di Arezzo.

L'uomo che lo ha notato, ha avvertito la Polizia ed è stata attivata la task force prevista in tali situazioni: Polizia di Stato, Polizia scientifica, Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco di Arezzo, un'ambulanza infermierizzata a sostegno e gli artificieri, nel frattempo giunti da Firenze.

Si è proceduto ad isolare ed evacuare la zona, parte di via Madonna del Prato, la galleria e parte di Corso Italia, con chiusura degli esercizi commerciali.

"Dall'oggetto - spiega ancora Liberatori - si notavano delle luci blu intermittenti, probabilmente dei led, che poi hanno smesso di  lampeggiare, non c'erano esplosivo e innesco". Tecnicamente "una bolla", cioè l'involucro, così come concepito, non sarebbe mai esploso, ma, a scanso di equivoci, intorno alle 15 il pacchetto sospetto è stato fatto detonare.

Intorno alle 15:30 il cessato allarme, le persone evacuate sono rientrate nelle abitazione e negli uffici, i negozi riaperti.

Gli inquirenti indagano sul caso e contano di risalire all'identità di chi ha realizzato e lasciato il pacchetto in galleria, bloccando il cuore della città, attraverso le immagini delle telecamere di cui la zona è ben fornita: "Le indagini sono in corso. L'ipotesi prevalente è quella dello scherzo o della ragazzata, ma vogliamo capire fino in fondo la natura di questo gesto", ha spiegato Liberatori.
 
Foto: Romano Salvi

 

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