Rischio idraulico e idrogeologico, scatta il codice giallo per nove province Ar24Tv

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I temporali che hanno colpito ieri, giovedì, almeno metà Toscana, si sono per ora placati, lasciando una scia di danni, tanto da indurre il Presidente Giani a firmare lo stato di emergenza regionale per le aree colpite. La perturbazione che ha interessato nelle ultime ore la regione si sposta verso levante, ma domani, sabato 19 ottobre, la circolazione depressionaria presente sul Mediterraneo tornerà ad interessare la Toscana.

Sono dunque attese residue precipitazioni sparse venerdì e un nuovo peggioramento nella giornata di sabato, con precipitazioni diffuse, solo occasionalmente temporalesche.  Per questo la sala operativa unificata della Protezione civile regionale ha emesso fino alla mezzanotte di sabato un codice giallo per rischio idraulico, sul reticolo minore e in alcune aree pure su quello maggiore, e per rischio idrogeologico, con livelli dei corsi d’acqua dunque in aumento, possibili criticità nel deflusso, acqua nelle strade e innesco di frane.  

I territori interessati coinvolgono nove province su dieci: è esclusa solo Massa Carrara. Il codice giallo per rischio idraulico del reticolo principale è confermato lungo la costa tra Castiglioncello e Castiglione della Pescaia nelle province di Livorno e Grosseto, compreso l’entroterra pisano e in parte senese dell’Etruria, a cui si aggiungono, dalle 13 del venerdì, il Valdarno inferiore, la Valdelsa e Valdera e il bacino medio e prossimo alla costa dell’Ombrone grossetano. 

Il codice giallo per rischio idrogeologico sul reticolo minore scatterà dalla mezzanotte di venerdì alla mezzanotte tra sabato e domenica e riguarderà, oltre alle aree già interessate dal rischio idraulico, il bacino dell’Arno e Casentino, il Valdarno superiore, l’Arno fiorentino e prossimo alla foce, il Bisenzio e Ombrone pistoiese, la Valdichiana, il Fiora e Albegna, le isole dell’arcipelago, il Mugello e la Valdisieve, l’alto Ombrone grossetano e la Valtiberina.  

Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all'interno della sezione Allerta meteo del sito della Regione Toscana, accessibile all'indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo.

MALTEMPO CENTRO - NORD ITALIA: DA IERI OLTRE 350 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO TRA LIGURIA, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA

Squadre dei Vigili del fuoco sono al lavoro da ieri tra Liguria, Emilia Romagna e la Toscana per i danni causati dall’intenso maltempo che sta colpendo l’Italia: portati a termine oltre 350 interventi di soccorso dal Corpo nazionale. In Liguria 100 interventi effettuati da ieri, soprattutto nel genovese, per allagamenti, frane e soccorsi a persone bloccate in auto e ai piani bassi di abitazioni per l’innalzamento dell’acqua. Colpite in particolare le zone di Rapallo, Chiavari, Recco e Sestri Levanti. In Toscana situazione più complessa. Qui le squadre dei Vigili del fuoco sono al lavoro dalla serata di ieri nelle province di Siena e Livorno per le intense precipitazioni. Nel senese sono stati svolti 60 soccorsi connessi al maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille. A Campiglia Marittima, provincia di Livorno, sono state soccorse stanotte dalle squadre del Corpo nazionale 30 persone minacciate dall’innalzamento dell’acqua generato dalla rottura dell’argine del fiume Cornia. A Suvereto (LI) evacuati gli ospiti di una casa di cura. Nel livornese da ieri sono stati portati a termine 100 soccorsi dalle squadre del Corpo nazionale per allagamenti, salvataggi di persone bloccate in auto o ai piani bassi di edifici. A Bologna sono stati effettuati 90 interventi, da segnalare a Savigno l’evacuazione di 3 nuclei familiari rimasti isolati a causa dell’esondazione del torrente Samoggia. Nella clip video le operazioni di soccorso a Suvereto, provincia di Livorno.

Maltempo, Giani firma stato emergenza regionale per aree colpite, ma scrive a Musumeci: "Necessario stato di emergenza nazionale" 

Sei province coinvolte. L’assessora Monni a Campiglia dove il Cornia rompe argini

Il presidente Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale e l’assessora alla Protezione civile Monia Monni è andata a Campiglia Marittima (Li), una delle zone più colpite dal forte temporale che si é abbattuto stanotte sulla Toscana, estendendosi dalle zone occidentali della Toscana verso l’interno.

Giani, nel firmare lo stato di emergenza regionale che riguarda le province di Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, Pistoia e Città metropolitana ha sottolineato che sono tre gli eventi climatici avvenuti  a distanza di breve tempo che hanno colpito la Toscana spingendolo a chiedere  prima lo stato di emergenza regionale e contestualmente quello nazionale: “Il riconoscimento di un insieme di stato di calamità nazionale - ha spiegato il presidente - e dunque risorse adeguate per affrontare queste emergenze, sarebbe da parte del Governo oggettivamente giusto ed equo. C'è la necessità di cambiare approccio di fronte alle nuove modalità degli eventi piovosi:  i cambiamenti climatici – ha concluso - determinano la necessità di mutare prospettiva, cambiano le modalità delle precipitazioni piovose con, spesso, bombe d’acqua che determinano un afflusso così forte e veloce che genera i danni che conosciamo.”

E per tornare allo stato di emergenza regionale Giani ha spiegato che lo stato di sofferenza è concentrato su tre aree in particolare: bassa provincia livornese con Campiglia Marittima, Sasseta fino a San Vincenzo; la Valdelsa, Certaldo  e Castelfiorentino; Siena con Sovicille, 6 persone evacuate  a San Gimignano e  danni a Badesse e a Monterriggioni. Giani ha sottolineato anche l’allagamento della stazione di Siena e del parcheggio dell’ospedale delle Scotte, strade provinciali chiuse in virtù dell’esondazione del torrente Cornia.

Per quanto riguarda i fatti di stanotte uno dei territori più colpiti  è stato quello di Campiglia Marittima, dove il fiume Cornia ha rotto gli argini superando il livello massimo storico di oltre 8 metri, ma allagamenti importanti si sono verificati nell’empolese valdelsa, nel senese, in particolare nella città di Siena e in provincia di Pisa nelle zone già colpite dall’alluvione del 23 settembre. Risultano segnalazioni di frane e smottamenti nel pistoiese. L’Ombrone a Buonconvento ha raggiunto il secondo livello di guardia. E’ transitata la piena dell’Arbia a Monteroni, dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli, del Cecina  a Cecina. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono attualmente in diminuzione al primo livello, mentre l’Arno è rimasto  sotto i livelli di riferimento.

Il presidente Giani per monitorare l’emergenza in atto si era riunito stamani all’alba con l’assessora Monni in unità di crisi con i comuni coinvolti.

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