Crack Etruria, fu bancarotta fraudolenta: chiesti 5 anni per Fornasari e Bronchi, 2 anni e 6 mesi per Berni

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La Procura di Arezzo ha chiesto 5 anni per l'ex presidente Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi per bancarotta fraudolenta, 2 anni e sei mesi per Berni, 1 anno e sei mesi per Soldini per bancarotta semplice

Per il reato di bancarotta fraudolenta di cui all'articolo 216 della Legge fallimentare, in tribunale ad Arezzo si sono presentati l'ex presidente della Banca Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi. Assenti gli altri imputati, rappresentati dai legali.

Nel processo in rito abbreviato per bancarotta agli ex vertici di Banca Etruria, uno dei filoni di indagine sulla crisi e il crac dell'istituto, i pm Andrea Claudiani, Angela Masiello e Julia Maggiore, hanno chiesto al gup Giampiero Borraccia di condannare a 5 anni l'ex presidente Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi, peraltro già destinatari della richiesta di processo per falso in prospetto sulle subordinate;

a 2 anni e 6 mesi Alfredo Berni, altro ex direttore generale; a 1 anno e 6 mesi l'ex consigliere Rossano Soldini, che a più riprese aveva denunciato la mala gestio dell'istituto.

La procura ha contestato una lunga serie di capi di imputazione per reati di bancarotta semplice (per Soldini) e bancarotta fraudolenta (per gli altri tre imputati).

Nella dettagliata requisitoria, i pm hanno ripercorso tutte le attività che avrebbero causato il dissesto finanziario, tra cui l'acquisto di uno yacht a Civitavecchia, quello di Sacci, i finanziamenti per il relais San Carlo Borromeo e le vicende collegate al finanziere Alberto Rigotti.

In aula c'erano Fornasari e Bronchi. Assenti invece Berni e Soldini.

Prossima udienza, con arringhe delle difese, il 26 ottobre.

 

 

 

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