Trasferta vietata, anzi no

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Il Tar delle Marche ha accolto il ricorso presentato ieri dal comitato Orgoglio Amaranto.

Con il decreto pubblicato questa mattina il Tar marchigiano ha disposto la sospensiva del provvedimento emesso dal Prefetto di Pesaro Urbino che aveva imposto il divieto di trasferta per i tifosi dell’Arezzo che avrebbero voluto seguire la squadra nella gara di domani contro la Vis Pesaro. La decisione era stata presa dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms), sentito il Gruppo operativo di sicurezza (Gos) per “il grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara Arezzo-Spal del 23 ottobre scorso”.  Il Comitato Orgoglio Amaranto, appresa la notizia del divieto alla trasferta di domenica prossima a Pesaro, riportate nella determinazione del C.A.S.M.S. del 26 ottobre 2023, ed in particolare che il divieto di vendita dei biglietti per la partita Vis Pesaro – Arezzo viene giustificato “in considerazione del grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara Arezzo-Spal del 23 ottobre scorso” aveva deciso di richiedere sospensiva urgente del provvedimento al TAR delle Marche, che ha accolto le ragioni del ricorso.
Così come nel precedente vinto dalla società del Lecce (marzo 2023 trasferta vietata e poi riaperta a Milano per la partita contro l’Inter), anche per l’Arezzo adesso si aprono le porte del settore ospiti dello stadio di Pesaro.
Per il comitato dei tifosi, che detiene l’1% della S.S. Arezzo questo "è un risultato importantissimo, una messa in atto dei principi che lo muovono, al fianco dei tifosi, al fianco dell’Arezzo".

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