Telefono e internet, disservizi in centro storico

Ciò sembra derivato da un breve temporale che si è abbattuto sulla città. "Evidentemente - segnalano gli utenti - i tecnici coinvolti nella riparazione non dispongono di strumenti o strutture adeguate.

Ciò potrebbe essere tollerato, se si fosse trattato di un evento catastrofico tale da poter giustificare di conseguenza l’introduzione di moratorie legali nelle scadenze cui tutti i cittadini sono sottoposti nella attuale modalità di esistenza che la società sempre in corsa richiede. Si sa che ormai molte attività sociali, burocratiche, professionali e scolastiche, viaggiano esclusivamente on-Line. In più non bisogna tralasciare  le essenziali necessità di comunicazione, in particolare nei casi di persone anziane e malate non autosufficienti, non rare nelle nostre città.

Quindi, il grave disservizio non può essere semplicemente liquidato con le asettiche risposte dei sistemi automatici o di qualche rarissimo contatto che si riesce ad avere con operatori di call center, a volte comprensibilmente scostanti e impotenti.

Tre giorni di isolamento telefonico possono causare persino la perdita del diritto di accesso all’università, dato che ormai è stato generalizzato il numero chiuso, nel caso in cui uno studente abbia conquistato per merito quel diritto, ma non lo abbia potuto formalizzare negli ultimi passaggi amministrativi-burocratici on-Line.

Considerato che, a quanto pare la società capitalista non prevede tempi elastici, bisogna che anche TIM si organizzi meglio e diversamente, in modo da evitare di arrecare disagio e danni alle famiglie, dato che ci sono anche le esigenze “familiari” e non solo quelle “produttive “.

Non basta la definizione di “guasto complesso “ per lasciare impunemente le famiglie isolate per alcuni giorni. Senza dimenticare la beffa oltre il danno: A quanto pare il regolamento di servizio prevede che il diritto al risparmio economico della bolletta può scattare solo in caso che il servizio sia stato interrotto per 30 giorni! Verrebbe da rispondere come farebbe Totò: ma mi faccia il piacere!".