Presi i ladri del Museo di Castiglion Fiorentino: sono due giovani del posto. Le medaglie sotterrate in Val di Chio

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Indagine lampo dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Castiglion Fiorentino. Ritrovate le 61 medaglie rubate al museo di Castiglion Fiorentino, denunciati due giovani castiglionesi di 19 e 23 anni, quest'ultimo ex collaboratore del sistema museale castiglionese

Si erano impossessati di 61 medaglie dalle teche del Museo, penetrando nottetempo, tra mercoledì e giovedì scorso, in Palazzo Pretorio, la sede museale di Castiglion Fiorentino, dopo avere spaccato una finestra. Scattato il sistema di allarme, l’istituto di vigilanza privata convenzionato era prontamente intervenuto, permettendo che il furto si limitasse ad alcuni pezzi: medaglie papali di una collezione privata donata al Museo da un castiglionese, il cui valore è difficilmente quantificabile. 

Le indagini sono andate a buon fine grazie alle immagini del sistema di video sorveglianza, che hanno condotto, dopo i riscontri del caso, verso i responsabili del furto. Si tratta di due giovani di Castiglion Fiorentino, uno di 19 e l'altro di 23 anni.

"Sono stati quattro giorni intensi, con Amodio abbiamo svolto attività in borghese" - ha spiegato il comandante della Polizia Municipale di Castiglion Fiorentino Marcello Lunghini. "Decisiva la visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza: dalla scelta della finestra a come si muovevano i due, abbiamo capito che conoscevano l'ambiente. Infatti - rivela ancora Lunghini - uno dei due giovani, di 23 anni, è un ex collaboratore del sistema museale castiglionese. Abbiamo controllato tutte le telecamere del centro storico, sentito gli avventori dei bar del centro e incrociando tutti i dati e da un particolare fotogramma di una telecamera a Porta Romana, abbiamo individuato proprio l'ex collaboratore del Museo. Abbiamo convocato come persone informate dei fatti alcune persone. Due di questi, particolarmente nervosi, si contraddicevano, finchè l'ex collaboratore del Museo ha ceduto e ci ha accompagnato nel luogo dove avevano nascosto le monete, indicando anche dove avevano gettato il palo di ferro utilizzato per forzare la finestra d'ingresso".

"Si sono sempre mossi a piedi tra i vicoli e le stradine del centro storico, hanno saltato un muro di tre metri, giovani e scaltri, non hanno lasciato impronte", ha aggiunto Marcello Lunghini, che con Donato Amodio, luogotenente della locale stazione dei Carabinieri, ha brillantemente svolto e portato a termine le indagini. 

Successivamente, a furto compiuto, hanno sotterrato le medaglie sull'argine di un torrente in Val di Chio, in attesa di poterle recuperare in un secondo tempo: "Una sorta di campo dei miracoli. come nella storia di Pinocchio", commenta Lunghini.

Non avevano fatto i conti con il fiuto degli investigatori, che li hanno individuati e sentiti. "L'ex collaboratore del Museo, nell'ammettere le proprie responsabilità, era evidentemente pentito", ha aggiunto Lunghini. A giustificazione del loro gesto, hanno dichiarato di essere ubriachi, ma la loro azione è parsa comunque lucida e si erano pure informati sul valore delle medaglie.

Sono state portate a termine perquisizioni anche presso le abitazioni dei due ragazzi ed è stata posta sotto sequestro la felpa indossata da uno dei due la notte del furto, riconosciuta nel filmato.

La pm  Elisabetta Iannelli, valutata l'assenza del pericolo di fuga, ha denunciato a piede libero per furto aggravato in concorso i due giovani.

"Un atto che ci ha profondamente colpiti e feriti - ha dichiarato il sindaco Mario Agnelli - le misure di sicurezza hanno funzionato, grazie per il lavoro svolto dalla Polizia Municipale e dai Carabinieri".

La nota del Comune di Castiglion Fiorentino:

Solo 4 giorni d’indagine per individuare gli autori del furto ai danni del Sistema Museale Castiglionese. Recuperate le 61 medaglie. Denunciati per furto aggravato due giovani ventenni castiglionesi, di cui uno è un ex collaboratore del Museo. Come moderni “Pinocchio” avevano sotterrato la refurtiva lungo il fiume .

Scoperti a tempo di record gli autori del furto al Sistema Museale Castiglionese. Si tratta di due giovani castiglionesi, S.M. del 1996 e M.T. del 2000, entrambi con pregiudizi di polizia per stupefacenti di cui uno è un ex collaboratore del Sistema Museale. Sono stati denunciati a piede libero, perché non c’è il rischio di fuga, per furto aggravato in concorso. La refurtiva, 61 medaglie, per lo più in bronzo, solo alcune in argento, è stata ritrovata nella campagna circostante Castiglion Fiorentino sotterrata ai piedi di un albero. Il furto risale alla notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana. Intorno a mezzanotte e mezzo i due giovani, armati di una spranga, sono prima entrati da una finestra di Palazzo Pretorio e poi illuminando le vetrine con i propri cellulari hanno rotto il vetro e arraffato le 61 medaglie facenti parte di una donazione (550 medaglie) avvenuta alcuni anni fa da una famiglia castiglionese. Il furto si è consumato in pochi istanti poiché, dopo aver rotto la finestra, è scattato il sistema di allarme e nel breve lasso d tempo è poi sopraggiunta una pattuglia dell’istituto di vigilanza privato. Iniziate le indagini, supportate anche dalle telecamere sia della video sorveglianza interna che quelle dislocate nel centro storico, il comando di Polizia Municipale, con il prezioso aiuto dei Carabinieri, ha, in soli 4 giorni, individuato gli autori del gesto. Nella giornata di ieri, la convocazione al comando di piazza del Collegio dei giovani castiglionesi come persone informati sui fatti ma durante l’incontro, tra contraddizioni e tanto nervosismo, hanno confessato tutto. Mentre la spranga è stata lasciata nei pressi di Palazzo Pretorio, le medaglie sono state sotterrate in aperta campagna, zona Cappuccini, ritenuto luogo sicuro per custodirle in attesa che le acque si fossero calmate. Così come dei moderni “Pinocchio”, quindi, hanno sotterrato ai piedi di un albero, lungo il greto di un fiume, le 61 medaglie ma come nella favola di Collodi il campo in questione non è stato dei “miracoli” e le medaglie sono state scovate e riportate al Museo. “Sono stati 4 giorni intensi; grazie agli indizi, come ad esempio, alla postura di uno dei ragazzi, li abbiamo individuati. Sono state indagini non semplici perché i ragazzi, con volto coperto dai cappucci, avevano scelto accuratamente vicoli e strade per sfuggire al controllo delle telecamere oltre a spostarsi solo ed esclusivamente a piedi. Al termine del colloquio i ragazzi visibilmente rammaricati ci hanno accompagnato sul luogo dove avevano nascosto le medaglie” ha spiegato Marcellino Lunghini, comandante della Polizia Municipale. “Questa violazione ci ha ferito profondamente. Grazie all’ottimo lavoro del Comando della Polizia Municipale che con il concorso dell'Arma Carabinieri sono stati individuati gli autori del furto. Nella consapevolezza che tutto è migliorabile, i nostri sistemi di allarme e di video sorveglianza sono risultati efficaci alla risoluzione del caso. E' proprio il caso di dire che tutto è bene quel che finisce bene. Castiglioni non è una città sicura, per i ladri ” ha concluso il sindaco Mario Agnelli.

 

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