È di Citerna (Pg) l'uomo morto sulle scale dell'istituto Cesalpino. Dalle telecamere la verità sulla sua fine
Scritto da Redazione Arezzo24 
Non sono ancora note le cause della morte di M.F. 48 anni di Citerna (Pg), il cui corpo è stato rinvenuto questa mattina presso l’ex caserma Cadorna, sulle scale antincendio dell'istituto Cesalpino
L'identificazione è avvenuta attraverso le impronte digitali prese dalla Polizia Scientifica, visto che l'uomo non aveva con sè i documenti.
Si tratta di M.F. queste le iniziali del nome, 48 anni originari di Citerna, piccolo centro della valtiberina umbra, in provincia di Perugia, non in carico ai servizi sociali del Comune di Arezzo.
Gli agenti della polizia locale, intervenuti per primi sulle scale antincendio dell'Istituto Cesalpino, presso l'ex caserma Cadorna, hanno tentato la rianimazione, ma probabilmente il senza fissa dimora era già deceduto da qualche ora. L'allarme è stato lanciato da professori e studenti dell'istituto.
La p.m. Elisabetta Iannelli ha aperto un fascicolo, chiedendo anche la visione della registrazione delle telecamere, che potrebbero fornire elementi di verità sulla morte dell'uomo.
Sembra che l’uomo avesse avuto qualche sporadico e intermittente contatto con alcune associazioni di volontariato del territorio aretino, ma mai sia stato frequentatore del dormitorio messo a disposizione dell’amministrazione comunale e gestito dalla Caritas. 
“E’ un episodio triste e doloroso che fa riflettere su quanto sia difficile dare risposte adeguate e coerenti al disagio”, commenta il Sindaco Alessandro Ghinelli.
“Spiace in maniera particolare che il luogo di questa vicenda siano le pertinenze di una scuola e che alcuni ragazzi abbiano assistito a questo evento tragico, ed è anche per questo motivo che ho dato mandato alla Polizia Locale affinché la pattuglia antidegrado che ogni mattina perlustra la città inizi il proprio percorso da Piazza Fanfani già da domani. Altre determinazioni legate ad una intensificazione del presidio del territorio verranno condivise con la Prefettura e la Questura al fine di rispondere insieme in maniera adeguata”, conclude il Sindaco.