Staderini a Rai 3: "Non mi andavano più bene certi comportamenti, affascinato da Rason" Video

. Inserito in Cronaca

Dopo l'incidente probatorio presso il Tribunale di Arezzo nel processo in cui è tra gli imputati, torna a parlare pubblicamente Sergio Staderini, ex amministratore unico Coingas. Lo fa di fronte alle telecamere di Rai 3, intervistato dal giornalista Valter Rizzo: "Non controllavo più le strategie, ho deciso di mettermi di traverso"

Chi non gliele faceva controllare, chi sono gli attori, incalza Rizzo

"Principalmente Macrì, il sindaco Ghinelli, l'assessore Merelli"

Sull'avvocato Rason:

"Fu inserito da Macrì, con cui c'era un'amicizia molto forte e anche un interesse. Appena assunsi la presidenza di Coingas, sia il sindaco che Macrì si adoperarono per far ragionare la Banca Popolare di Vicenza (di cui Staderini è impiegato e che aveva contestato la sua incompatibilità con l'incarico in Coingas, ndr). Macrì fissò l'incontro e andammo con Rason a parlare con i vertici a Milano. Io aspettai fuori. Dopo mezz'ora escono: "Problema risolto". L'aver ribaltato la situazione fu un segnale di potenza per me enorme, effettivamente rimasi affascinato da questo personaggio. E Macrì: "Hai bisogno di un avvocato, prendi Pier".

Su Ghinelli:

"Era molto interessato a candidarsi alla presidenza della Regione Toscana e tramite Rason pensava di avere degli assist. Furono organizzate cene a casa di Rason e fu presentato Ghinelli, si faceva riferimento alla sua ambizione di prendere il posto di Rossi. Ghinelli non aveva visibilità, se ne lamentava, ebbe un diverbio col direttore di un quotidiano allo Stadio di Firenze. C'era anche Rason, che intervenne e da lì nacque la consulenza: assumere un'amica del direttore del quotidiano nello studio Rason, pagata a metà da Coingas e Olivetti Rason per dare visibilità a Ghinelli. Mi sono rifiutato e sono iniziate le pressioni su di me. Incontro l'avvocato e mi porto dietro 5 mila euro di soldi miei personali, mi sono sentito minacciato e isolato".

Le cimici

"Macrì sapeva già delle cose che avevo nel mio ufficio. Ho fatto controllare, c'era un apparecchio audio video puntato nel mio ufficio"

Giuseppe Scopelliti

"Entro nell'ufficio di Macrì e trovo al tavolo Scopelliti (presidente della regione Calabria dal 10 aprile 2010 al 29 aprile 2014, ndr), poi ho scoperto dopo due mesi che sarebbe stato arrestato. Ho avuto paura"

Servizi segreti

"Ho preso accordi con i Servizi segreti, ai quali ho consegnato tutta la documentazione".

Ha paura?

"Non ho più paura di niente, questo sistema mi ha strappato la mia dignità, sono pronto a combattere tutte le battaglie. Verranno fuori altre cose anche più imbarazzanti".

 

 

Tags: Sergio Staderini Rai 3