Primo indagato per la morte di Giancarlo Andreoni. Le esequie dell'operaio nella Chiesa di Santa Croce

• Andreoni, si indaga per omicidio colposo: la pm Masiello sequestra l'area dell'incidente. Domani i funerali
• Incidente sul lavoro a Camucia: aretino di 56 anni muore investito da camion della nettezza urbana in retromarcia

Nella Chiesa di Santa Croce ad Arezzo celebrate le esequie di Giancarlo Andreoni, travolto a Camucia dal camion di SEI Toscana. Dopo il sequestro dell'area della tragedia, primo avviso di garanzia emesso dal pm Angela Masiello

Tante le persone che hanno voluto portare il loro ultimo saluto a Giancarlo Andreoni, l'operaio aretino di 56 anni travolto e ucciso dal camion della raccolta dei rifiuti di SEI Toscana in retromarcia venerdì 26 ottobre scorso a Camucia di Cortona. La cerimonia è stata celebrata nella chiesetta di Santa Croce, ad Arezzo. Successivamente, come da volontà di Giancarlo, la cremazione. Oltre ai familiari, presenti molti amici e conoscenti di Giovi dov'era nato, della zona di Trento Trieste dov'era vissuto e una rappresentanza della Croce Bianca di Arezzo, da lui considerata come una seconda famiglia 

Giancarlo Andreoni lavorava per la cooperativa Futura che opera in appalto per il gestore dei rifiuti Sei Toscana.

Sul fronte indagini, ieri vi abbiamo anticipato che la procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e posto sotto sequestro l'area dove è avvenuto l'incidente.

Stando a quanto raccolto dagli investigatori dei carabinieri, coordinati dal pm Angela Masiello della procura di Arezzo, emergerebbero deficit in tema di sicurezza nell'area del compattatore, dove è accaduto il fatto.

Nel giorno dei funerali, c'è il primo indagato per la morte di Giancarlo Andreoni: l'avviso di garanzia è stato emesso nei confronti dell'autista del mezzo, anche lui aretino,  impiegato con la cooperativa Betadue , sempre legata contrattualmente a SEI Toscana. 

Non è escluso però che la Procura decida di inserire nel registro degli indagati altri nomi, in particolare su chi ha responsabilità dell'area: nello specifico, infatti, le indagini si stanno concentrando su alcuni aspetti dell'area dove è accaduto l'incidente, descritta come buia e senza segnaletica.