"Visita cinesi clandestinamente": arrestata a Prato ginecologa bibbienese

. Inserito in Cronaca

Arrestati una ginecologa di Bibbiena, E.B., e tre colleghi dipendenti della Asl Toscana Centro, che lavoravano all'ospedale di Prato  con l'accusa di peculato e truffa ai danni dello Stato.

Avrebbe visitato cittadini cinesi in orario di servizio, usando le strutture e i mezzi dell’Azienda sanitaria e incassando le parcelle al nero.
E’ questa l’accusa rivolta dal gip ad E. B.,  41enne, nata a Bibbiena e ginecologa nell’ospedale Santo Stefano di Prato, che ieri è stata arrestata insieme ad altri tre colleghi, e a tre cittadini cinesi.
  
La donna, avrebbe svolto visite non regolari, durante l’orario di lavoro che ha portato il Gip a disporre il provvedimento restrittivo della libertà personale e la sospensione dal servizio.
Le indagini hanno preso il via nell’autunno dell’anno scorso, quando una giovane cinese si era sentita male dopo aver ingerito pillole abortive.
La ragazza aveva spiegato di essersi rivolta a una mediatrice che l’aveva accompagnata da un medico italiano, che a sua volta le avrebbe dato le pillole.
Una perizia ha accertato che quei medicinali potevano provenire solo dal circuito ospedaliero così attraverso le intercettazioni telefoniche gli investigatori sono risaliti all’organizzazione creatasi all’interno dell’ospedale.

L’indagine è stata portata dai carabinieri del nucleo investigativo di Prato e coordinate dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli.
I medici, rende noto la Asl, sono stati immediatamente sospesi.
Altre 11 persone indagate, di queste, quattro sono sottoposte all’obbligo di firma.