“Le Cicogne di Chernobyl” volano ad Arezzo Ar24Tv

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“Le Cicogne di Chernobyl” di Karim Galici: il 19 ottobre ad Arezzo première regionale toscana del docufilm dedicato alla generosità delle famiglie italiane.

Sabato 19 ottobre, alle ore 16:00, Arezzo ospiterà la premiere regionale toscana del docufilm “Le Cicogne di Chernobyl”, diretto da Karim Galici e prodotto da Cittadini del Mondo Cinema per il Sociale.

L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Ezechiele APS, si terrà presso Pergentino Spazio delle Arti, all’interno dell’ex Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino (Via Cavour 188, Arezzo).

Le Cicogne di Chernobyl” è il primo film in assoluto a raccontare la straordinaria generosità delle famiglie italiane, che, dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 1986, hanno accolto nelle loro case più di 700.000 bambini provenienti dalle aree contaminate. Tra questi, decine di migliaia, sono stati ospitati proprio in Toscana.

Il film intreccia ricordi ed esperienze di accoglienza in una narrazione che si sviluppa attraverso flashback e testimonianze, sempre legate al tragico evento da cui tutto ha avuto inizio. Poeticamente, l'opera segue le vicende dei bambini accolti in Italia, spesso segnati da storie di sofferenza, ma riscattati dall'amore, dall'accoglienza e dalla solidarietà delle famiglie coinvolte nei "Progetti Chernobyl".

La pellicola si apre con le straordinarie immagini girate nella zona di esclusione attorno alla centrale nucleare, dove, la troupe, è potuta arrivare grazie a speciali autorizzazioni, con un viaggio emotivo che segue un sopravvissuto nel suo ritorno, per la prima volta, alla casa evacuata dopo l'incidente, intrecciandosi con i ricordi toccanti di un liquidatore, testimone diretto della tragedia.

La proiezione di Arezzo rientra nella rassegna itinerante “Gli Incontri del Cinema per il Sociale”, promossa da Cittadini del Mondo OdV con il sostegno della Fondazione di Sardegna. L’evento offrirà un’opportunità di confronto tra le esperienze di accoglienza vissute in Toscana e Sardegna, regione dove il film è stato prodotto.

Un documentario che racconta storie autentiche di accoglienza, amore e speranza, alla cui proiezione si invitano scuole, associazioni e cittadini, per riflettere su questo importante pezzo di storia italiana.

L’iniziativa sarà ospitata in uno degli spazi più suggestivi della città, l’ex Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino, reso fruibile alla cittadinanza grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Ezechiele APS.

Previsti gli interventi di:

  • Andreina Giorgia Carpenito, Presidente dell'Associazione Culturale Ezechiele APS

  • Inna Naletko, Biblioteca Rodnoe Slovo, Oratorio di Sant’Eulalia di Cagliari, tra i primi mediatori culturali impegnati nel progetto Chernobyl

  • Giuseppe Carboni, produttore esecutivo del film

La première nazionale del film si è tenuta il 15 marzo alla Casa del Cinema di Roma e si prepara a partecipare a Festival nazionali ed internazionali.

Dopo le proiezioni a Cagliari, Napoli, Sorrento e in numerose località della Sardegna, il film ha raccolto numerose recensioni positive:

  • Antonio Vladimir Marino (regista e sceneggiatore): “Il racconto si declina in modo semplice, una “semplicità” come la intende Italo Calvino e cioè frutto di un lavoro lungo e paziente. Una storia di incontri, di ospitalità e di ponti tra i popoli, un racconto sensoriale, poetico e di impatto emotivo che in modo semplice arriva diretto allo spettatore.

  • Raffaele Rivieccio (Storico del cinema): “Un’opera documentaria densa di una sorta di nuovo umanesimo dei popoli, un racconto intenso di uno scambio culturale ed umano che ha coinvolto l’Italia intera.”

  • Enrica Riera (giornalista): “Le Cicogne di Chernobyl” mette insieme i tratti del reportage giornalistico a quello poetico della narrazione cinematografica. Consigliato per conoscere un pezzo di quella che può essere definita a tutti gli effetti la nostra Storia, il pezzo di cui andare orgogliosi.”

  • Enrico Pau (Regista): “Storie d’amore raccontate senza nessuna retorica, che appaiono come una speranza in questo presente dove torna prepotente l’egoismo degli esseri umani”. È importante che questo lavoro possa circolare nelle sale, nelle scuole, nei media.”

  • Giampaolo Meloni (giornalista): “Un lavoro cinematografico di grande intensità, delicato nella narrazione della difficile e faticosa rinascita da una ferita sociale, da un dramma ambientale e da una tragedia umana che il regista Karim Galici ha tratteggiato senza infingimenti e ipocrisie”

 

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