Prevenire la radicalizzazione: ad Arezzo il sociologo Farhad Khosrokhavar Ar24Tv

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Il sociologo franco-iraniano Farhad Koshrokhavar all’Università di Arezzo: "Il radicalismo islamico si contrasta combinando repressione e integrazione: occorre dare un ruolo attivo ai giovani immigrati"

Si è aperto con l'intervento del sociologo franco-iraniano Farhad Khosrokhavar, direttore di ricerca dell'École des hautes études en sciences sociales di Parigi, noto per le sue ricerche sull'Islam e sull'Iran contemporaneo, il ciclo di seminari sui temi dell'integrazione e delle strategie per prevenire la radicalizzazione, organizzato dal Dipartimento di Arezzo dell'Università di Siena nell'ambito del Progetto "Forward", per il quale l'Ateneo ha ottenuto un importante finanziamento dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Il professor Farhad Khosrokhavar, nell'aula magna del campus del Pionta in viale Cittadini ad Arezzo, ha parlato di radicalizzazione e deradicalizzazione, degli interventi messi in atto da paesi come Francia, Regno Unito e Danimarca e del ruolo positivo e negativo svolto da istituzioni come il carcere, la scuola, i quartieri. Autore di molti libri, Khosrokhavar in Italia ha pubblicato "I nuovi martiri di Allah" per Mondadori. "Le nouveau jihad en Occident" è la sua ultima opera, un viaggio dall'Europa all'America del Nord, passando per l'Australia e l'Africa, per analizzare le situazioni "jihadogènes" che favoriscono la radicalizzazione. La sua indagine nel cuore delle cellule terroristiche, nelle città e nelle periferie, rivela i punti comuni tra i candidati occidentali alla jihad – adolescenti, giovani con problemi psicosociali, convertiti e reclutatori - ma anche la loro incredibile diversità.
Fino a giugno, la rete internazionale di ricerca nata dal progetto "Forward", di cui è capofila il il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell'Università di Siena, proporrà altri sette appuntamenti per aprire un confronto sulle società multiculturali e sul contributo che le scienze sociali e della formazione possono offrire per trasformare la diversità in una opportunità di inclusione e contemporaneamente per limitare la nascita di fenomeni di radicalizzazione. Sono previsti interventi di docenti delle Università di Milano, Firenze, della Columbia di New York, della Compluetense di Madrid e dell'Université de Montréal. 
Nel sito del progetto "Forward" www.forwardproject.unisi.it è pubblicato il programma dei seminari, ai quali è consigliato iscriversi.“

 

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.