Infermieri: il bilancio del Consiglio Opi di Arezzo

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In vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche, i dirigenti uscenti tracciano un bilancio del lavoro fatto e dei risultati ottenuti: "Quattro anni importanti per la professione infermieristica" 

Un quadriennio importante, di grande impegno e di significativi risultati. Così, in sintesi, il Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Arezzo Giovanni Grasso ha raccontato i quattro anni di mandato del Consiglio direttivo in vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche, previsto a ottobre. “Per prima cosa ringraziamo i colleghi che, accordandoci la loro fiducia, ci hanno permesso di rappresentare l'intera categoria presso istituzioni, associazioni, cittadini e comunità. Gli infermieri si sono confermati la colonna portante del Sistema Sanitario Nazionale, ricoprendo ruoli essenziali a livello assistenziale, gestionale e manageriale. Tuttavia, si rende necessario pianificare il futuro: ci troviamo in una fase critica, in cui le professioni di aiuto stanno subendo una crescente disaffezione a livello globale. La nostra professione non risulta più attrattiva come un tempo, e questo è un tema su cui dobbiamo intervenire”. Il Presidente Giovanni Grasso, assieme al Segretario Cristiano Danzi, al Tesoriere Thomas Tori e alla Presidente della Commissione d’Albo Barbara Rossi, ha ricordato i numeri dell’attività di questi quattro anni: 48 riunioni del consiglio direttivo, 800 delibere, 96 corsi di formazione con la partecipazione di oltre 3.000 infermieri. “Tra i progetti realizzati voglio invece ricordare la campagna sul tema della violenza sugli operatori sanitari, purtroppo quanto mai attuale, tre edizioni del Saracino del Cuore, il progetto Locale Protetto, tre edizioni della Festa dei Bambini Calcit, la consegna di strumentazione tecnologica per il progetto Infermiere di famiglia e comunità, i 40 DAE consegnati e inaugurati nella provincia di Arezzo. Sulle tematiche relative alla professione voglio sottolineare l’importanza dell’attivazione di protocolli infermieristici in emergenza-urgenza, della delibera 567 sull’Infermiere di Famiglia e Comunità, dell’attivazione di una norma che sancisca la possibilità di effettuare la prescrizione infermieristica di presidi sanitari utili nella pratica assistenziale. Il nuovo paradigma sanitario richiede infatti la costruzione di reti di prossimità, come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità, spostando il fulcro dell’assistenza dai tradizionali ospedali a strutture territoriali più accessibili, che favoriscano l'integrazione sociosanitaria”. I consiglieri uscenti di Opi Arezzo hanno infine lanciato i temi che saranno al centro del dibattito sulla professione nei prossimi mesi: “rivedere il SSN e promuovere lo sviluppo della professione infermieristica, inserire le prestazioni infermieristiche negli allegati LEA, formalizzare la figura dell'Assistente Infermiere, gestito dai professionisti infermieri, migliorare la qualità della formazione infermieristica e incrementare il numero di docenti universitari infermieri. Questi temi rappresentano una base essenziale per il futuro della nostra professione, che dovrà affrontare nuove sfide e continuare a garantire un’assistenza di qualità in un sistema sanitario in costante evoluzione”, hanno concluso Grasso, Danzi, Tori e Rossi.

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