Nomine partecipate Castiglion Fiorentino: il metodo non convince l'opposizione

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Rinascimento castiglionese interviene all'indomani delle nomine dei Cda di Ente Serristori e Biblioteca
"Non siamo mai entrati in merito ai nomi delle persone elette o nominate a cariche pubbliche, salvo casi eccezionali, legati a situazioni di “incompatibilità”, “ineleggibilità” e “incandidabilità”. Tuttavia riteniamo che sia giusta e talvolta doverosa la critica sui metodi e sulle responsabilità che il capo di un'amministrazione assume nominando persone che, pur possedendo i requisiti richiesti dalla legge, difettano di requisiti che interessano la sfera morale e sociale. Per questo ci sentiamo di disapprovare il modo utilizzato dall'Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino per nominare il CDA del Serristori e della Biblioteca. In Consiglio Comunale avevamo proposto che le nomine venissero fatte sulla base di curriculum, premiando il valore dei singoli rispetto alla fedeltà. Tuttavia sempre di nomine politiche si tratta, per cui sapevamo bene che alla fine la politica lo zampino ce lo avrebbe messo. Giusto uno zampino però, non una zampata come invece è avvenuto. Come gruppo di minoranza ci siamo astenuti da qualunque indicazione, la maggioranza ha invece presentato i suoi nomi con tanto di protocollo, condizionando pesantemente una piena libertà di valutazione. Naturalmente quei nomi sono stati preferiti agli altri.
E che le cose non siano scevre da influenze e compensazioni politiche lo dimostra la scelta successiva del presidente dell’Ente Serristori
Nulla da eccepire sulla persona, tuttavia il suo strettissimo rapporto parentale con una consigliera comunale non lo agevola. La legge non lo vieta e però essendo la consigliera in oggetto esponente di spicco del partito egemone nella coalizione di destra, può nascere il dubbio che delle questioni che riguardano il Serristori, la casa di riposo, l’azienda agricola, le attività socio-culturali se ne discuta più tra il tinello e il soggiorno piuttosto che nel CDA dell’ente. Insomma l’idea da noi proposta di guardare ai curriculum per le nomine è stata in buona parte stravolta. 
Per questo sarà interessante, dopo una lettura dei CV presentati, capire quanto e come la qualità sia stata premiata".

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