Bambino abbandonato, provvedimento urgente del tribunale: affidato alla Pediatria del San Donato Ar24Tv

• Neonato abbandonato trovato nella notte ad Arezzo
• Bimbo abbandonato, Ghinelli: "Avrà tutte le cure che si merita, sarà il bambino di tutti gli aretini"

"Sta bene. Bellissimo, sorridente, stupendo. Ha 3-4 mesi". Questi e altri dettagli sono stati forniti dal Dott. Marco Martini, direttore di Pediatria e Neonatologia all'Ospedale San Donato di Arezzo, sulla vicenda del piccolo ritrovato la scorsa notte nell'androne di un palazzo di via Po, nel quartiere Saione di Arezzo.

A scoprirlo alcuni residenti di un condominio, che hanno allertato la Polizia di Stato. Gli agenti hanno portato il bimbo al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. "Era incustodito nel suo seggiolino ovetto", racconta il Dott. Martini, "quando è arrivato alle 2:20 di questa notte è stato trovato in condizioni molto buone. Non era ipotermico, temperatura corporea normale, ben vestito, non aveva e non ha segni di maltrattamento".

All'inizio si era pensato che il bambino fosse stato abbandonato dai familiari, ma qualche ora dopo il ritrovamento il padre si è presentato al San Donato per spiegare la sua versione dei fatti: i genitori (40 anni lui, 24 la madre) avrebbero dimenticato il piccolo dentro il trasportino fuori dal portone dell'edificio dove abitano. Massimo riserbo sui particolari del procedimento giudiziario avviato. Il direttore sanitario si limita a rilasciare dichiarazioni di contorno sull'accaduto: "in questi casi il referente è il Tribunale dei minori di Firenze. È stato contattato direttamente il pm del Tribunale dei minori che ha spiccato un provvedimento provvisorio e urgente per cui il bambino è affidato a noi".

"Già da domattina un percorso di approfondimento e attenzione verrà attivato tanto per il minore quanto per la famiglia, che si trova evidentemente in un momento di difficoltà e criticità", afferma l'assessore alle politiche sociali e sanitarie del Comune di Arezzo Lucia Tanti. Il bimbo "in questo momento è affidato al reparto di Pediatria, quindi in qualche modo la patria potestà è sospesa rispetto al nucleo originario di appartenenza ed è affidata all'ospedale di Arezzo. Successivamente in genere possono succedere due cose: o ritorna nel nucleo familiare o si intraprende un percorso di affidamento, e a quel punto invece è affidato all'amministrazione comunale".