Truffe postali, polizia blocca banda che agiva in tutta Italia

. Inserito in Cronaca

Continuano le indagini della Polizia di Stato sulle truffe commesse presso gli Uffici Postali a seguito di
una tentata una truffa presso l’ufficio postale di Sansepolcro, lo scorso mese di Giugno.

Dopo i primi accertamenti degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sansepolcro era stato subito identificato e denunciato un uomo di origine campana.
Le indagini però non si sono fermate.
Infatti la sera della medesima giornata la banda di truffatori era stata intercettata dalla Polizia presso un ufficio postale di Bologna e nell’occasione era stata tratta in arresto in flagranza di reato una donna.

A tre mesi dal fatto, le indagini condotte dagli uomini dell’ufficio Anticrimine del Commissariato di Sansepolcro hanno permesso di chiudere il cerchio sull’episodio verificatosi a Sansepolcro.
Grazie a nuove e sofisticate tecniche di identificazione e riconoscimento in uso alla Polizia di Stato  (cosidetto Sari) si è riusciti a dare un nome e cognome al volto della foto presente sul documento di identità contraffatto utilizzato dai truffatori e riportante invece le generalità della vittima del reato: si tratta di un cinquantenne campano residente nella provincia di Napoli.
L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per concorso nel reato di truffa aggravata.
Le indagini della Polizia di Stato sono comunque ancora in corso poiché le persone individuate dagli Agenti di Polizia di Sansepolcro farebbero parte di una associazione composta di numerose persone dedite a questo tipo di reato operanti in tutta Italia, dal Veneto alla Sicilia. 

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