Pacini interrogato venerdì, Monte San Savino si mobilita per Fredy: raccolta fondi e fiaccolata

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C'è un morto di 29 anni e c'è un cittadino indagato per eccesso di legittima difesa. Per Fredy Pacini sono le ore della riflessione prima dell'interrogatorio, mentre Monte San Savino (e non solo) si mobilita: il gruppo #iostoconFredy conta già oltre 20 mila followers

Fredy Pacini è indagato per eccesso di legittima difesa: il 57 enne imprenditore savinese che l'altra notte ha sparato, uccidendolo, a Tonjoc Vitalie, classe 1989, moldavo, che con un complice tentava di entrare nella ditta di ricambio gomme di via della Costituzione, sarà interrogato venerdì. 

Assistito dal suo avvocato, Alessandra Cheli, dovrà ricostruire, di fronte al pm Andrea Claudiani, titolare dell'inchiesta, quanto accaduto poco prima delle 4 in quel capannone scelto come dimora, giorno e notte da anni, per difendersi dalle decine di furti o tentate effrazioni subìte. 

Nella giornata di oggi, la procura della Repubblica di Arezzo ha disposto l'autopsia sul corpo del moldavo, deceduto per dissanguamento, dopo che uno dei proiettili gli ha reciso l'arteria femorale. Cinque i colpi sparati da Pacini, due hanno raggiunto il 29 enne al ginocchio e alla coscia. 

La vicenda scuote le coscienze e fa discutere il Paese, si susseguono prese di posizione: il Ministro dell'interno Salvini "posta" la sua solidarietà a Pacini e gli telefona, intervengono tutti i leader politici, nazionali e locali, il sindaco di Monte San Savino, il presidente della Regione Toscana con sfumature diverse, le associazioni di categoria, nasce un gruppo Facebook #iostoconFredy che in poche ore ha già raggiunto oltre 20 mila followers.

I savinesi (e non solo) sostengono in massa le ragioni del Pacini: è stata attivata una raccolta fondi per sostenere le spese legali, mentre venerdì 30 novembre alle 21 si terrà una fiaccolata in centro.

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