Polizia Penitenziaria di Arezzo in stato di agitazione, sindacati preoccupati per il futuro del carcere

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Stato di agitazione del personale della Polizia Penitenziaria di Arezzo dal 14 febbraio scorso. I motivi: la non corretta relazione sindacale che ha scavalcato e imposto un provvedimento che va a danneggiare non solo l'andamento della struttura ma anche i dipendenti, costretti a spostarsi h24 settimanalmente nella struttura di Siena a causa della carenza di personale.

"Una situazione inaccettabile per vari motivi", dichiarano CIGL, CISL e CNPP. "In primis è un provvedimento imposto dal Provveditorato regionale il quale ha la contrattazione sindacale imponendo, di fatto, un ordine di servizio. Atto di estrema gravità che va ad eludere l'accordo quadro che lo disciplina e le corrette relazioni tra le parti. È la prima volta che il sindacato non viene coinvolto. Arezzo è già sotto organico, riesce a garantire a malapena i posti di servizio previsti dall'attuale organizzazione del lavoro e, nel corso di quest'anno, sono previsti ulteriori ribassi di personale per pensionamenti. È da tempo che la carenza di organico - 500 unità - affligge tutti gli istituti della regione e, certamente, spostare due unità da Arezzo a Siena non risolve la questione degli organici. È già la seconda volta in tre anni che questo accade ed è sempre Arezzo che viene investita. Ma questa volta si è fatto di più: si è violato palesemente ogni tipo di norma contrattuale. In questa dinamica c'è qualcosa che sfugge e che forse prelude a qualcosa di più importante. Oggi rispondiamo con il non riconoscere il provvedimento ma, se la situazione non dovesse avere risvolti, la nostra azione proseguirà ad oltranza in modi che parteciperemo al momento".

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