San Giovanni, no definitivo al tempio crematorio

. Inserito in Politica

Il tempio crematorio a San Giovanni non si farà. La decisione, che tutti auspicavano, è stata ufficializzata dal primo cittadino nello scorso consiglio comunale e ha trovato l’approvazione di tutti dai cittadini fino alle Liste Civiche che, assieme al comitato aria pulita, si sono battute affinché l'opera non venisse realizzata.

In una nota stampa proprio i civici esultano per il no definitivo, ma pongono anche l'accento sulla questione dei risarcimenti che, teoricamente, potrebbero essere richiesti dalla parte uscita sconfitta e che risulterebbero un’autentica beffa per i sangiovannesi:

"Durante il Consiglio Comunale del 18 luglio 2024 - si legge - il Sindaco Vadi ha dichiarato che il Tempio Crematorio non si farà. Un'ottima notizia per la nostra comunità, attesa dalla cittadinanza tutta, dopo la chiara presa di posizione in consiglio comunale da parte delle liste civiche, la raccolta di firme, l’inserimento del “No al Tempio crematorio” nel programma elettorale di Lisa Vannelli per le Liste Civiche alle recenti elezioni amministrative. La conclusione a cui è arrivata l’Amministrazione Comunale attraverso la comunicazione del Sindaco deve essere però contestualizzata nei tempi, e nei modi.
Per i tempi: il procedimento di autotutela cui si è appellato il Comune dopo la sentenza del TAR era stato dettagliatamente descritto e proposto lo scorso 14 febbraio, nel corso del Consiglio aperto convocato grazie alle migliaia di firme presentate dal Comitato Aria Pulita, dalla Consigliera Scarnicci che in quella sede ricordava i tre richiami dell'ANAC-Autorità Nazionale Anticorruzione sulla scorretta formulazione della gara di appalto.
Per i modi: alla nostra richiesta sulle motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale a portare avanti la gara nonostante i rilievi dell'ANAC, il Sindaco Vadi non ha trovato di meglio che addossare agli Uffici Comunali le responsabilità di quella che agli occhi di tutti è stata una chiara scelta politica ostinatamente perseguita e rivelatasi poi fallimentare.
Quello che la prima cittadina, nel corso del consiglio comunale aperto sul Tempio Crematorio, disegnava come un servizio di vicinato al cittadino, un approccio di prossimità alle esigenze della popolazione, è stato dichiarato nella sentenza del TAR come un intervento costoso, non remunerativo per le parti e sproporzionato alle esigenze della popolazione e contestualmente il bando di gara è stato considerato scorretto esattamente come indicato da ANAC
Quanto la costruzione del Tempio crematorio fosse frutto di un processo partecipativo e fosse avvertito come necessario dai cittadini lo aveva dimostrato la raccolta delle oltre 3500 firme, che sono state uno schiaffo alla “scelta Politica” dell’Amministrazione Comunale.
Alla fine i vincitori, in questo esempio di gestione “dal Palazzo e per il Palazzo”, per fortuna finito con un nulla di fatto, sono i cittadini del Comitato Aria Pulita: grazie al loro coraggio ed al loro lavoro meritorio per la comunità, l'Amministrazione Comunale è stata costretta a fare un passo indietro rispetto ad un scellerata scelta per la nostra comunità.
La sentenza del TAR avversa alla gara, e quindi vantaggiosa per i cittadini, purtroppo potrebbe aprire una stagione di contenziosi in relazione a possibili richieste di risarcimento danni da parte dei concorrenti, e questo sarebbe una beffa per i cittadini che coraggiosamente si sono opposti a scelte politiche sconsiderate che altri pensavano di poter prendere per loro".

Tags: San Giovanni Valdarno tempio crematorio

Massimo Bagiardi

Massimo Bagiardi

Giornalista pubblicista da 20 anni ho da sempre curato la passione per lo sport e in particolare per la Sangiovannese calcio che seguo con passione ogni Domenica e in tutte le occasioni dal lontano 1989.

Amo la musica anni 80, ho creato e gestisco forzasangio.it sito che parla del magnifico mondo azzurro