Parte l’Infermiere di Misericordia – Foto
Perché un “Infermiere di Misericordia”? L’obbiettivo è un aiuto allo sviluppo del sistema di self-care. Permettere ai cittadini di vivere la vecchiaia o situazioni di disagio a casa propria risolvendo piccole problematiche anche con prestazioni e attività basilari, attuate in maniera professionale e documentata.
Il modello prevede un sistema di “proiezione domiciliare” (= assistenza familiare) che integra la rete locale dei servizi socio-sanitari, si orienta ad aiutare familiari e caregivers nel compito dell’assistenza, direttamente e con corsi specifici.
Non per niente l’OMS considera gli interventi di self care come la nuova frontiera della salute globale, la promotrice del self-care è stata Dorothea Orem, infermiera e teorica delle scienze infermieristiche americana, che ha ridefinito il ruolo dell’infermiere coerentemente con il significato dell’autocura vedendo nell’infermiere la risposta alle richieste di una persona che presenta un deficit della cura di sé.
L’infermiere riconosce e interviene sulle mancanze, e non è solo un intervento per l’insorgenza di una grave patologia, che richiede trattamento sanitario, ma anche un intervento di carattere sociale, sulla sfera emotiva, per la soluzione di problematiche organizzative e per fornire informazioni educative. Anche per questo è nata ed è stata sviluppata la figura dell’infermiere di famiglia e comunità che però non sempre riesce a soddisfare tutte le piccole necessità che si presentano.
L’Infermiere di Misericordia nasce e si sviluppa per completare il sistema, con sinergie nei percorsi di assistenza, proprio per favorire l’autonomia della persona e la maggior serenità della famiglia, fornendo punti di riferimento in funzione delle necessità rilevate dal cittadino stesso, offrendo un servizio documentato e professionale.
Il self-care fa quindi riferimento non solo alle azioni che riguardano la gestione della malattia, monitoraggio clinico e terapia ma anche azioni per la prevenzione e la facilitazione nel trovare soluzioni allo scopo mantenimento del benessere, anche non strettamente legato ad una malattia in atto.
Prendersi cura di chi si prende cura: l’obiettivo è aiutare la famiglia, aiutare i caregiver. È questo aspetto importante quanto l’assistenza alla persona ammalata perché richiede una preparazione adeguata a sopportare l’alto carico lavorativo e gli alti livelli di stress che devono affrontare i familiari. La cura del familiare è fondamentale perché possono generarsi problematiche in merito alla loro salute in termini fisici e psicologici fino all’annullamento di se stesso e delle relazioni sociali.
Su questi principi si fondano i corsi di preparazione del caregiver o meglio assistente familiare promossi dalla Misericordia che mirano non solo alla preparazione tecnica per l’effettuazione di alcune semplici manovre e attività ma ad un supporto psicologico relazionale che contrasti lo stato di depressione o ansia e isolamento sociale che spesso avviene concedendo una pausa da dedicare a se stessi fino anche all’attività spirituale e religiosa. Per prendersi cura di un familiare malato è importante non vivere l’assistenza come una sorta di sacrificio della propria vita, ma mantenersi sempre vigili, in forma, sulla cura di sé stessi proprio per poter continuare a garantire quelle cure di cui il familiare ha bisogno.
Il progetto del servizio è stato supportato anche dalla Cassa di Risparmio di Firenze e, proprio grazie al sostegno offerto dall’istituto bancario, nel primo periodo dall’avvio sarà completamente gratuito per l’utenza.
Il servizio, dopo l’apertura di giovedì 1° agosto, viene espletato ogni giorno dalle ore 9:00 alle ore 11:00, festivi e prefestivi compresi (ad esclusione della sola data 15 agosto) ed è disponibile presso il numero che la Misericordia di Arezzo gli ha dedicato: 348 5160880.
A tale numero ci si può rivolgere per prenotarsi e informarsi, in orario di segreteria da lunedì a venerdì compresi, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Le prenotazioni sono aperte già da lunedì 29 luglio. Inoltre sarà sempre di riferimento lo stesso centralino della Misericordia di Arezzo 0575 24242 nel medesimo orario d’ufficio indicato.
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