La “negligenza spaziale”

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CRT e l’università svedese di Umea affrontano la “negligenza spaziale”. E’ una sindrome neuropsicologica provocata dall’Ictus. Una collaborazione internazionale della CRT

La CRT ha dedicato un seminario alla “negligenza spaziale”, una sindrome neuropsicologica causata dall’ictus e che impedisce al paziente di percepire oggetti e realtà che sono collocati in un campo visivo che di solito è quello opposto alla parte che ha subito la lesione. Per semplificare il concetto, il paziente sa che il libro ha anche una pagina sinistra (o destra) ma non riesce a percepirla.

La CRT, nell’ambito delle sue relazioni internazionali, collabora quindi con l’Università di Umea, in Svezia per la messa a punto di un sistema digitalizzato per la valutazione neuropsicologica dei pazienti. E questo è stato il tema del seminario di studi che si è tenuto presso la sede CRT di Montevarchi e che ha visto come relatori il professor Mauro Mancuso, il professor Pierluigi Zoccolotti e la professoressa Helna Fordell, docente di riabilutazione neurologica all’università di Umea. Quest’ultima ha tenuto una lezione magistrale su diagnosi, terapia e riabilitazione dei pazienti colpiti da spatial neglect.

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