Energia, Utilitalia: "PPA valido strumento, ma non l'unico per il futuro delle rinnovabili"

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Francesco Macrì, vicepresidente di Utilitalia al Mise: “Il Governo apra una cabina di regia che coinvolga tutti i segmenti del settore energetico. Le utilities avranno un ruolo naturale, al fianco degli enti locali

Per raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 sull’energia rinnovabile, i PPA sono un ottimo strumento ma devono essere considerati come parte di un set più ampio. Secondo le stime attuali per raggiungere gli obiettivi si dovrà triplicare la capacità fotovoltaica installata e duplicare la capacità eolica. Di fronte a questo sforzo Utilitalia auspica una cabina di regia che coinvolga tutti i protagonisti dell’energia, dalle istituzioni al regolatore, agli operatori. Oltre a tarare correttamente il giusto mix e il peso di ciascuno strumento per il raggiungimento degli obiettivi 2030, un confronto sarebbe utile anche per valutare come regolare uno strumento come il PPA, molto legato alla libera contrattazione tra le parti e alla spontanea aggregazione della domanda”.


Questo il commento di Francesco Macrì, vicepresidente di Utilitalia - la federazione che associa le imprese del settore idrico energetico e ambientale – rispetto alle indicazioni del sottosegretario al MISE, Davide Crippa, sull’utilizzo da parte della Pubblica Amministrazione dei Power Purchase Agreement (PPA), contratti decennali a prezzo fisso per la fornitura di elettricità da un produttore a un consumatore.
Secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico, questa forma contrattuale potrebbe diffondersi maggiormente in Italia come sostegno alla produzione da rinnovabili e la Pubblica amministrazione potrebbe rappresentare un valido laboratorio e un possibile traino anche per il settore privato. 


La nostra non è una posizione difensiva – afferma Macrì - ma una valutazione tecnica sullo strumento. Sia per il futuro dei PPA che, più in generale, per la transizione energetica verso le rinnovabili, le utilities continueranno in ogni caso ad essere al fianco degli enti locali a giocare un ruolo di primaria importanza grazie al loro legame capillare con il territorio. La vicinanza alle realtà locali e l’esperienza nei servizi di distribuzione, sono un valore aggiunto sia per la Pubblica Amministrazione che per la generazione distribuita dell’energia, che richiederà un nuovo approccio nella gestione delle reti e nel trading dell’energia”.


Sulle prospettive di sviluppo del PPA come strumento contrattuale, il vicepresidente della federazione afferma: “per la sperimentazione di nuove forme contrattuali avranno certamente un peso l’affidabilità finanziaria delle utilities locali e la loro predisposizione a nuove forme di strutturazione della domanda e dell’offerta che - sul fronte delle vendite retail - privilegeranno i prodotti basati sull’energia verde anche per i clienti residenziali”.

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione