Rischio idraulico, idrogeoligico e antincendio: l'esercitazione di Protezione civile ad Arezzo - Foto

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Si è svolta oggi la giornata dell’esercitazione comunale di Protezione Civile Prometheus 2024. Vi ha preso parte anche la Misericordia di Arezzo

«Oggi abbiamo provato e toccato con mano delle nuove funzioni che il nostro gruppo dovrà svolgere, in particolare il controllo del territorio che è fase molto importante del sistema di Protezione civile.» La sintesi di questa giornata particolare è tutta in queste parole del rettore responsabile della Protezione civile presso la Misericordia di Arezzo, Leonardo Giannetti, che così prosegue: «La ricognizione è alla base di tutto, in pratica senza le informazioni il sistema di Protezione civile non può funzionare!»

Le attività svolte e simulate durante l’intensa mattinata, sia presso il Centro Polifunzionale sia in giro nelle zone del territorio assegnate alla nostra perlustrazione (compaiono in una delle immagini allegate in pagina Facebook), si possono elencare così:

– Istallazione vasche antincendio

– verifica attrezzatura pompe

– ⁠verifica gruppi elettrogeni

– ⁠uso del tsk per lavaggio strada

– ⁠uscita di 2 squadre per controllo del territorio

– ⁠uso delle radio

– ⁠funzionalità mezzi fuoristrada

– ⁠attività logistica al polifunzionale

– attivazione dell’applicazione per i report delle criticità

Naturalmente, come si può immaginare, gli scenari di rischio ipotizzati sono stati l’idraulico (alluvionale, inondazione, allagamenti ecc), l’idrogeologico (frane e smottamenti) e anche l’antincendio.

La stessa attualità dei problemi appena accaduti in Emilia-Romagna (Bologna), non fa che sottolineare e rilanciare l’importanza di queste esercitazioni, che tengono l’intero apparato di Protezione civile sempre rodato e pronto alle reali eventualità che possono verificarsi.

A permanente protezione dell’intera cittadinanza.

Tags: Misericordia esercitazione Misericordia di Arezzo

Romano Barluzzi

Romano Barluzzi

Highlander dalle molte vite, tra cui ne spiccano due - da tecnico sociosanitario e da istruttore subacqueo - coltivo con inguaribile curiosità la passione per i mestieri più a rischio d'estinguersi, perciò mi ostino a fare il giornalista.