Incidente sulla A1, l'avvocato: "Tragedia da analizzare attentamente, verificare posizione veicolo in sosta"

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"Da verificare il posizionamento del veicolo in sosta e se era segnalato in modo corretto per chi sopraggiungeva". Lo dice l’avvocato romano Piergiorgio Assumma, uno dei massimi esperti di omicidio stradale, presidente Onvos, Osservatorio nazionale vittime omicidi stradali

"Se il conducente avesse la piena responsabilità dell’accaduto si applicherà la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni diciotto".

L’avvocato romano Piergiorgio Assumma, uno dei massimi esperti di omicidio stradale e lesioni gravi o gravissime - presidente dell’Osservatorio nazionale vittime omicidi stradali (Onvos) che da sempre aiuta famiglie e vittime per far valere i loro diritti – parla in merito a quanto accaduto sull’A1 in provincia di Arezzo:

"Una strage, una tragedia da analizzare attentamente, costata la vita a 4 persone. Perché dico questo? Perché secondo la ricostruzione della Polizia, la vettura del conducente arrestato si è andata a schiantare contro un camion in sosta nella piazzola di emergenza sulla sua destra. La dinamica è stata accertata, ma si dovrà verificare anche la ragione, sia del posizionamento del veicolo in sosta, sia se quel veicolo è stato segnalato in modo corretto per gli utenti che sopraggiungevano. Così, anche se si tratti di distrazione o se altri fattori hanno inciso sarà riscontrato nel proseguo delle indagini. Solitamente, nei tratti autostradali l’incidenza della mortalità è molto più bassa che nei circuiti urbani ed extra urbani. Questo perché, procedendo in un unico senso di marcia, la probabilità di collisione si riduce. In questo caso, però, il camion fermo ha rappresentato un ostacolo. Il ruolo di un’associazione, di un osservatorio è di mettersi a fianco dei familiari e delle vittime e di far sì che il colpevole abbia la giusta pena, in termini di giustizia. È anche vero, però, che la ricostruzione certa, soprattutto nelle ipotesi di omicidio stradale fa capire i ruoli e le responsabilità dei soggetti. Le indagini per omicidio stradale sono molto complesse, poiché basate sul fattore temporale della speditezza, poiché il luogo è soggetto a modificazioni. Tralasciare ogni più piccolo dettaglio può cambiare, nel futuro processuale, la realtà. Quindi, benissimo assicurare alla giustizia i colpevoli, ma solo a seguito di una verifica tecnico comparativa, che non lasci spazio a interpretazioni e dubbi. Se tutto fosse riscontrato in termini di piena responsabilità del conducente, per quest’ultimo si applicherà la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni diciotto, in quanto trattasi di un omicidio stradale plurimo”.

Piergiorgio Assumma  è un penalista, esperto in omicidi stradali, docente all'Accademia della Guardia di Finanza. Spesso è ospite delle trasmissioni televisive della Rai in veste di commentatore (è consulente giuridico Rai).

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione