Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno tira le somme del 2019

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Excursus sugli obiettivi raggiunti dopo le elezioni di aprile e anticipazioni sui progetti in cantiere e sulle strategie con cui il consorzio intende affrontare il 2020.

Sono trascorsi meno di 7 mesi dal momento in cui - era il 16 maggio 2019 - Serena Stefani ha accettato l'incarico di presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, affiancata dal vicepresidente Leonardo Belperio e da Ginetta Menchetti, terzo componente dell'ufficio di presidenza. Un intervallo di tempo breve, ma sufficiente per fare un primo bilancio del "dopo elezioni" con la presidente Stefani e guardare al 2020.

Presidente, quali elementi hanno caratterizzato fin dall'inizio il nuovo corso del CB2?

Serena Stefani: Sicuramente il coraggio e la determinazione con cui il Consorzio ha affrontato sfide e criticità e lo straordinario dinamismo sfoderato anche nei momenti più difficili. Per esempio, quando, in piena stagione di manutenzioni ordinarie e in coincidenza con il periodo delle ferie estive, ha dovuto cimentarsi con i lavori di somma urgenza per far fronte all'ondata di maltempo che a fine luglio si è abbattuta sul comprensorio. Prova superata: gli interventi sono stati completati tutti a tempo di record. Nel frattempo la programmazione ordinaria ha marciato spedita, insieme all'avvio del piano tagli, l'operazione di manutenzione straordinaria della vegetazione e di movimentazione dei sedimenti, finanziata in gran parte dalla Regione e destinata a migliorare la funzionalità idraulica dei fiumi principali.

Territorio al centro: uno degli slogan lanciati al momento della sua elezione. Come è stato declinato?

Serena StefaniSì, ho accettato l'incarico decisa a porre al centro dell'attività del Consorzio il territorio: la sua difesa dal rischio idrogeologico e la sua valorizzazione. Su questi punti mi sono impegnata a fondo, con il supporto delle professionalità presenti all'interno dell'ente e con il coinvolgimento attivo dell'Ufficio di presidenza e dell'Assemblea, che ringrazio. Cosa è cambiato rispetto al passato? Intanto ogni area (unità idrografica omogenea) ha un referente territoriale: una sorta di antenna capace di captare bisogni e le eventuali emergenze da segnalare e poi affrontare, discutere e valutare in modo collegiale. Inoltre la voce di tutti i territori è stata raccolta attraverso le segnalazioni degli amministratori locali: li ho voluti incontrare personalmente, comune per comune. È grazie al loro contributo se, per il 2020, siamo riusciti a mettere a punto una strategia ancora più mirata per ogni area del comprensorio.

Proviamo a riassumere il 2019 in numeri?

Serena Stefani: Sono stati sottoposti a manutenzione 1.300 km di corsi d'acqua. Sono 900 complessivamente i chilometri su cui è stato effettuato lo sfalcio della vegetazione; 1.100 quelli su cui sono stati previsti e realizzati tagli selettivi. Completano gli interventi le risagomature che hanno interessato 80 km e la vigilanza su tutto il reticolo di gestione, che supera i 6.100 km. L'intensa attività messa in campo dal Consorzio ha mostrato la sua efficacia in occasione dei recenti violenti nubifragi: le precipitazioni intense avrebbero potuto causare danni ben più gravi senza una adeguata prevenzione.

È questa la sola attività svolta dall'ente?

Serena Stefani: Questa è l'attività di manutenzione ordinaria che il Consorzio pianifica e realizza con cadenza annuale sul reticolo di gestione utilizzano il contributo versato dai proprietari degli immobili presenti nel comprensorio. Ad essa si sommano tanti altri interventi che il CB2 riesce a realizzare intercettando altre forme di finanziamento. Dal cosiddetto "piano" tagli che restituirà una nuova funzionalità e immagine ai nostri fiumi principali, all'operazione di sistemazione degli argini leopoldini a San Giovanni Valdarno, passando per i progetti realizzati attingendo alle risorse del piano di sviluppo rurale, come quello davvero innovativo sul torrente Gardone, dove la mitigazione del rischio idraulico con la tecnica dello step & pools ha permesso di restituire un habitat ideale  per la sopravvivenza delle trote.

Il Consorzio svolge un ruolo strategico su due fronti: la difesa del suolo e la valorizzazione dell'agricoltura. In questo settore quali sono i risultati raggiunti?

Serena Stefani: Bonifica e agricoltura sono un binomio inscindibile. Nella stagione 2019 siamo riusciti a recapitare alle utenze dell'Agroaretino e della Valdichiana 1.600.000 mc di acqua di qualità, proveniente dalla diga di Montedoglio. Il Consorzio inoltre ha semplificato la modalità di richiesta del servizio, dal 2018 completamente informatizzata, e garantito una fornitura senza interruzioni  grazie a un sofisticato sistema di controlli e interventi da remoto. Il nostro obiettivo è di estendere la rete di distribuzione. Abbiamo già due importanti progetti nel cassetto: la realizzazione del distretto irriguo n. 8 al servizio del territorio di Castiglion Fiorentino, attualmente in fase esecutivo-definitiva, da appaltare nel 2020, e quella del distretto irriguo n. 23 per l'irrigazione di una superficie di oltre 2.300 ha, il cui studio è arrivato alla fattibilità tecnico economica: un lavoro importante, corposo e curato direttamente dai tecnici del nostro ente. È stato pensato per gli imprenditori agricoli infine l'albo online, per la raccolta delle candidature delle aziende che intendono collaborare con il Consorzio per realizzare gli interventi di manutenzione ordinaria sui corsi d'acqua: uno strumento utile per individuare partner dotati di profonda conoscenza del territorio e per garantire una interessante integrazione del reddito a quanti decidono di mettersi  a disposizione.

Sul piano organizzativo ci sono state novità?

Serena Stefani: Nel 2019 abbiamo investito molto sulla formazione del personale e continueremo a fare lo stesso nel 2020. Sono i dipendenti la nostra risorsa più importante e proprio grazie alla loro professionalità e iper-specializzazione, ci proponiamo di centrare, nel corso dei prossimi dodici mesi, un nuovo importante obiettivo: realizzare tutta l'attività di progettazione, direzione lavori ed esecuzione delle manutenzioni ordinarie interamente in house. Non solo. Grazie all'accordo siglato di recente con l'Unione dei Comuni Montani del Casentino abbiamo accentrato sul Consorzio tutte le competenze, anche quelle della bonifica montana. L'operazione si è conclusa con l'assorbimento della squadra tecnica fortemente specializzata che dal 1 gennaio 2020 entra a pieno titolo nell'organico del nostro ente. In Casentino inoltre sarà inaugurata a breve una sede operativa, quartier generale degli operatori del territorio, ma destinata ad accogliere anche uno sportello per il pubblico.

Altre novità per il 2020?

Serena Stefani: Lavoreremo su progetti innovativi, sperimenteremo altre soluzioni di ingegneria naturalistica, continueremo le collaborazioni con il mondo dell'università e della ricerca per mettere a punto modalità di intervento sempre più eco-compatibili. La corretta gestione della vegetazione presente nei corsi d'acqua non è stato solo l'argomento cardine di un convegno, che ha permesso al Consorzio di misurarsi con una serie di importanti attori, ma il punto di partenza per un approccio integrato alla manutenzione delle aste fluviali che porteremo avanti con il supporto del Centro per la Riqualificazione Fluviale (CIRF). Il 2020 sarà l'anno dei Contratti di Fiume: daremo definitivamente gambe a quello già in essere sul Canale Maestro della Chiana e moltiplicheremo questa esperienza sul territorio. Lavoreremo alle iniziative plastic free avviate con la sottoscrizione del Manifesto Toscana Pulita e ad "Amico CB2", il progetto didattico che da gennaio approderà in tante scuole del comprensorio. Proseguiremo e rafforzeremo il rapporto con i cittadini attraverso l'attivazione di canali diretti per segnalazioni e quesiti e l'operazione di valorizzazione dei nostri fiumi e del nostro territorio che, quest'anno, grazie alle iniziative del Consorzio, hanno guadagnato spesso l'attenzione dei media regionali e nazionali. Tra questi la presenza a Uno Mattina, su Rai1 e a Geo su Rai3.

Da pochi mesi alla guida del Consorzio, ha conquistato un ruolo di prestigio anche a livello regionale?

Serena Stefani: Devo ringraziare il presidente Marco Bottino che, con l'approvazione dei colleghi, mi ha affidato la vice presidenza di ANBI Toscana, l'associazione regionale che associa i Consorzi di Bonifica, e alcune deleghe importanti (irrigazione e funzioni associate) per tutto il sistema.

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