Settore edile: siglato protocollo d'intesa tra ispettorato del lavoro, Falea e Cassa edile

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Dando seguito al protocollo d’intesa siglato a livello nazionale tra Ispettorato del Lavoro e CNCE (Commissione Nazionale per le Casse Edili) è di questi giorni la firma del protocollo a livello territoriale tra Ispettorato del Lavoro di Arezzo, FALEA e Cassa Edile.

Il protocollo appena siglato, il primo a livello regionale, avvia e promuove una proficua collaborazione tra i tre enti basata sullo scambio di informazioni, dati e notifiche preliminari, sulla creazione di un tavolo territoriale, sulla promozione di campagne comuni di informazione e attività formative.

“Il protocollo segna un passo importantissimo – afferma Francesco Riillo Presidente CNA Costruzioni Arezzo - per promuovere la regolarità e correttezza dei soggetti operanti nel settore edile e per combattere l’evasione dall’iscrizione alle casse edili. Tutto ciò permetterà di mettere in campo una serie di attività strategiche che consentiranno la crescita, lo sviluppo e la competitività di un settore che ha subito fortemente gli effetti legati alla pandemia”.

Il settore edile sta dando segnali di ripresa e “questa tendenza potrà essere confermata – prosegue Riillo – dagli effetti positivi del Superbonus 110% per il rilancio dell’intero sistema economico e sociale del paese, centrando così un duplice obiettivo ovvero riattivare la filiera delle costruzioni con rilevanti effetti positivi sulla crescita economica e accelerare il percorso per rispettare i target sulla transizione energetica. Gli effetti del Superbonus 110% rischiano, però, di infrangersi sugli scogli della burocrazia e del rincaro delle materie prime. Specialmente per queste ultime dobbiamo registrare che oltre all’acciaio sono aumentati i prezzi del legno, gomma, rame, ferro e pvc con rincari che in alcuni casi superano il 100%”.

Questa situazione ha portato le imprese a trovarsi in serie difficoltà visto che avevano già programmato la propria attività, ricorrendo anche all’assunzione di personale, e che oggi si trovano a dover fare i conti con il forte rischio di contenziosi per preventivi già fatti e il fermo cantiere per mancanza di materie prime.

“Ci auguriamo – aggiunge Riillo - un pronto intervento del governo con provvedimenti che vadano a compensare l’aumento ingiustificato delle materie prime e l’estensione del Superbonus 110% almeno fino a tutto il 2023”.

 

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