Earth day: difendere l'acqua e difendersi dall'acqua - Foto

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Nella giornata mondiale della terra, la Presidente Stefani ribadisce l’importanza di “curare” la risorsa e con essa l’ambiente. Due i fronti su cui lavorare: la prevenzione del rischio idraulico e l’utilizzo corretto dell’acqua, privilegiando, per gli scopi irrigui, la raccolta e la distribuzione collettiva.

I dati del Servizio idrogeologico regionale tracciano un quadro complesso. Il 2022 si è chiuso con un deficit pluviometrico importante e il 2023 non è cominciato meglio, nonostante le nevicate e le piogge che si sono registrate nei primi mesi dell’anno. Nell’Alto Valdarno le portate dei fiumi resistono ma presentano livelli inferiori alle medie storiche e anche le falde registrano valori negativi. Inoltre il termometro mostra temperature in aumento con forti escursioni termiche giorno/notte nel periodo primaverile.

Segnali preoccupanti su cui, nella giornata mondiale della terra, occorre riflettere”, dice la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani, ribadendo l’importanza del lavoro svolto dagli enti introdotti dalla LR 79/2012, per svolgere un doppio ruolo.

Il lavoro del Consorzio di Bonifica è quello di difendere il territorio dall’acqua, preservandolo da allagamenti e alluvioni, attraverso una manutenzione ordinaria costante e rispettosa di fiumi e torrenti, un’attività di monitoraggio attenta e di educazione ambientale per sensibilizzare i i cittadini ad usare la risorsa con attenzione e ad avvicinarsi ai corsi d’acqua in modo corretto. Il fiume è una risorsa per l’ambiente, l’economia e la qualità della vita, ma bisogna averne cura, conservarne la risorsa, la funzionalità, la pulizia, l’habitat naturale”, aggiunge Stefani.

E precisa: “Il lavoro del Consorzio è anche quello di difendere l’acqua: vale a dire di raccogliere e stoccare la risorsa quando questa è disponibile in abbondanza e distribuirla per gli usi irrigui quando questa manca. Come accade in Valdichiana dove 4 distretti portano l’acqua della diga di Montedoglio a decine di aziende agricole e dove l’ente ha allo studio il potenziamento delle infrastrutture per aumentare reti e punti di consegna. Completare il sistema irriguo del Sistema Occidentale è per noi una priorità perché significa dare risposte a un distretto agricolo strategico preservando fiumi e falda. Occorre individuare le risorse necessarie in modo da contenere i prelievi autonomi a favore della distribuzione collettiva per controllare gli usi, contenere gli sprechi, abbattere l’inquinamento e preservare l’ambiente. Importante è inoltre continuare a trattenere l’acqua piovana che oggi viene dispersa, con la creazione di piccoli e medi invasi. Anche in questo caso, il Consorzio ha diverse proposte progettuali, tra cui la realizzazione di una infrastruttura sul torrente Ambra”.

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